La situazione a Zaporizhzhia è sempre più inquietante

06.06.2022

Fin dai primi momenti dell'aggressione russa è stata colpita pesantemente e scelleratamente Zaporizhzhia, nonostante la resistenza anche non armata dei cittadini nei pressi della più grande centrale nucleare attiva d'Europa; sfortunatamente a marzo è caduta nelle mani dei russi. Non c'è da stare tranquilli dopo i loro comportamenti totalmente inadeguati che hanno tenuto a Chernobyl. Se in una centrale inattiva hanno compiuto azioni pericolose per sé stessi oltre che per l'ambiente circostante, facendo innalzare il tasso di radioattività; figurarsi il disastro che potrebbe accadere in una centrale in piena attività controllata da persone alquanto impreparate e pronte a tutto per perseverare i loro obbiettivi.

Per tal motivo l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, l'AIEA, sta organizzando una missione al Znpp (Zaporizhzhia Nuclear Power Plant) di un gruppo di esperti provenienti da vari parti del mondo per verificare lo stato della centrale; Rafael Grossi il Direttore Generale dell'AIEA, durante il Consiglio d'Amministrazione, ha riferito che qualunque tipo di considerazione sulla trasferta dev'essere superata in quanto le condizioni della centrale possono mettere a repentaglio la sicurezza internazionale non solo dell'Ucraina; l'invio degli ispettori dell'AIEA servirebbe pure a continuare a svolgere le loro regolari e indispensabili attività di verifica. Per questo per Grossi è necessario definire una chiara linea di controllo operativo e responsabilità ucraina sull'impianto.

Riguardo a questo Grossi in una nota ufficiale rivolta alla comunità internazionale, ha chiesto di raddoppiare gli sforzi per cercare di liberare la Znpp dai russi il prima possibile, riportando l'Ucraina al pieno controllo. Gli ucraini in tutti i modi evitano di combattere nelle vicinanze della centrale, perché sono ben consapevoli che anche un piccolissimo "incidente" potrebbe creare enormi danni; però da poco un missile russo lanciato dal Mar Nero e diretto verso nord ha sorvolato pericolosamente a bassa quota la centrale. Le autorità ucraine si stanno sgolando chiedendo il ripristino della sicurezza della stazione e per l'invio di esperti internazionali sotto la guida dell'AIEA e dell'ONU che compiano il loro mandato in modo efficace; Grossi è sulla stessa linea della "parte offesa" dicendo che da mesi la situazione a Zaporizhzhia rappresenta un rischio per la sicurezza mondiale. Inoltre il governo ucraino ha comunicato, al Direttore Generale, di essere molto preoccupato per la fornitura di pezzi di ricambio; visto che quei esecrabili russi non inviano come dovrebbero dati sul materiale nucleare, anche questo fatto potrebbe avere gravi conseguenze. La mancanza di dati sui materiali che potrebbero richiedere una sostituzione compromettono almeno cinque dei sette pilastri indispensabili della sicurezza nucleare nel sito.

Per concludere, la situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia non solo solleva gravi e prioritarie inquietudini umanitarie, ma ritrae pure un evidente chiaro ed attualissimo rischio per la sicurezza e la protezione dei territori locali.

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