La Russia dice che l’Ucraina ha armi batteriologiche
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito in emergenza su richiesta della Russia per discutere di una presunta presenza di armi batteriologiche in Ucraina. Il Vice Segretario Generale per gli Affari Politici Rosemary DiCarlo registra l'informazione ma ha affermato che le truppe russe continuano la loro offensiva in Ucraina e cercano di circondare diverse città nel sud, a est e a nord del paese, oltre ad infliggere attacchi indiscriminati alle aree residenziali.
Per DiCarlo le forze russe sono concentrate su diversi fronti a Kiev. Per le Nazioni Unite destano particolare preoccupazione le situazione di Mariupol, Kharkiv, Sumy e Chernihiv, dove le aree residenziali e le infrastrutture civili sono state rasate al suolo; questo porta ad un aumento di morti e feriti tra i civili, purtroppo la portata della distruzione è spaventosa e inaccettabile. La popolazione civile paga il prezzo più alto; dati confermati dall'ONU l'11 marzo hanno confermato che dall'inizio delle ostilità (il 24 febbraio) sono stati uccisi 564 civili (bambini compresi) e 982 sono stati feriti. I numeri reali potrebbero essere molto più elevati perché è impossibile conteggiare in modo certo. DiCarlo ha riferito che ci sono prove circostanziali che in Ucraina i russi stanno commettendo crimini di guerra e contro l'umanità anche usando armi non convenzionali ed assediando centrali nucleari. Questo è fuori da ogni logica del diritto internazionale.
Per quanto riguarda le armi batteriologiche l'Ucraina respinge le accuse. Le intelligence occidentali riferiscono che quando la Federazione russa lancia tali accuse è perché ha intenzione di utilizzare questo tipo di armi, l'OMS ha chiesto all'Ucraina di distruggere ogni tipo di agente patogeno che potrebbe finire in mani sbagliate durante i combattimenti perché generebbe conseguenze catastrofiche. Joe Biden ha già detto che se Putin usasse armi chimiche e batteriologiche in Ucraina la pagherà cara.
La Convenzione sulle Armi Biologiche del 1972 vieta lo sviluppo, la produzione, l'acquisizione, il trasferimento, lo stoccaggio e l'uso di armi biologiche e tossiche. La Federazione Russa e l'Ucraina sono parti del Trattato. I depositari della Convenzione sono la Russia, il Regno Unito e gli Stati Uniti. Le armi biologiche sono state bandite da quando la convenzione è entrata in vigore nel 1975, ovviamente tutti i 183 Stati parti della Convenzione devono rispettare i loro impegni.
L'articolo VI della Convenzione stabilisce che: "Ciascuno Stato partecipe della presente Convenzione, se accerta che un'altra Parte agisce in violazione degli obblighi derivanti dalle disposizioni convenzionate, può muover querela presso il Consiglio di sicurezza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. La querela deve fornire tutte le prove possibili circa la sua fondatezza e implicare la domanda del suo esame da parte del Consiglio di sicurezza.".
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