Ucraina: centinaia di migliaia di persone hanno bisogno di aiuti umanitari
Una guerra non porta nulla di buono ma solo distruzione, sfollamento, povertà, fame e morte.
In otto anni di guerra, nel Donbass c'erano già tre milioni di ucraini bisognosi di aiuti umanitari su entrambi i lati del fronte; ora, con azioni belliche su vasta scala, inevitabilmente aumenteranno.
L'ONU solo quest'anno ha portato oltre 150 tonnellate di convogli umanitari a donne, bambini, anziani e persone con disabilità; nelle zone non controllate dal governo filo-russo la popolazione necessita di cibo, riparo, assistenza sanitaria, acqua, servizi igienico-sanitari e protezione.
Ora, con bombardamenti sui centri urbani in tutta l'Ucraina e rapporti confermati di vittime umane e danni alle infrastrutture residenziali l'ONU esprime estrema preoccupazione per l'impatto dell'escalation in corso, centinaia di migliaia di persone sono in movimento dentro e fuori dall'Ucraina per cercare sicurezza e protezione.
Martin Griffiths, Coordinatore dell'Emergenza delle Nazioni Unite in concordia con António Guterres, ha asserito che gli operatori umanitari dell'ONU continueranno il proprio lavoro espandendo la propria presenza sul territorio e ovviamente non lasceranno l'Ucraina; si stanno infatti impegnando per offrire assistenza e generi di prima necessità alle persone rinchiuse nei bunker. In questa fase di forte escalation l'ONU è preoccupato anche per la sicurezza fisica del proprio personale che è prioritaria; attualmente sta facilitando il trasferimento temporaneo del personale non essenziale delle Nazioni Unite e dei familiari in siti più sicuri dell'Ucraina.
Nel frattempo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari umanitari (OHCHA) ha istituito un centro operativo interagenzia (guidato dall'Alto Commissario per i Rifugiati) per gestire lo stanziamento di 20 milioni di dollari.
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