#COVID19: entro breve Omicron contagerà il 50% degli europei

12.01.2022

L’Ufficio dell'OMS per l'Europa ha avvertito che la variante Omicron di SarsCov_2 potrebbe infettare più della metà della popolazione del continente e dell'Asia centrale nelle prossime settimane. L'Agenzia ha tratto queste conclusioni appoggiandosi ad uno studio dell'Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), un centro indipendente per la ricerca sanitaria presso l'Università di Washington.

Nel Vecchio Continente Omicron si sta diffondendo ad un ritmo impressionante; nella prima settimana del nuovo anno sono stati certificati oltre sette milioni di nuovi casi di COVID-19.

Hans Kluge, Direttore Regionale dell'Agenzia in Europa, ha qualificato la variante in questione come uno tsunami che si sta diffondendo da ovest a est e che si sta unendo alle ondate della Delta.

Al 10 gennaio, 26 Paesi hanno riferito che oltre l'1% della loro popolazione contrae COVID-19 ogni settimana; però i tassi di mortalità rimangono stabili dove c'è una buona copertura vaccinale ma continuano ad essere più elevati nelle zone ancora con scarse somministrazioni.

Omicron è stata rilevata in 50 dei 53 Stati (aderenti all'OMS) dell'Europa e dell'Asia centrale; è già prevalente nei Paesi occidentali ed attualmente si sta propagando nei Balcani.

La Omicron è una variante con mutazioni che le consentono di aderire più facilmente alle cellule umane e può infettare anche coloro che sono stati precedentemente infettati o vaccinati. In un continente già "vecchio" ergo composto maggiormente da soggetti con comorbidità, l'alta trasmissibilità ha aumentato i ricoveri, questo ha fatto sì che in molte parti i sistemi sanitari si siano ritrovati di nuovo in affanno. La non saturazione dei reparti significherebbe curare di più e meglio ed avere letti liberi di terapie intensive per altre patologie.

Di fronte a tale situazione alquanto critica che avrà un impatto socio-economico, si devono adottare semplici formule: imporre l'uso delle mascherine FFP2 sia in ambienti chiusi che all'aperto qualora ci fosse un affollamento e garantire a tutta la popolazione l'accesso a questo tipo di dispositivi a prescindere delle condizioni economiche; fornendo l'intero ciclo vaccinale e le dosi booster non appena saranno di nuovo disponibili, assicurando che il personale sanitario e altri lavoratori essenziali abbiano accesso immediato alle dosi di richiamo affinché i servizi di base siano sempre attivi; far capire l'importanza di isolarsi immediatamente se dovessero insorgere i sintomi ed avvisare le persone con cui si è venuti in contatto.

Nei Paesi in cui Omicron è già prevalente, la priorità deve essere quella di eludere e ridurre al minimo i danni alle persone vulnerabili e limitare l'interruzione dei sistemi sanitari e dei servizi essenziali. Per questo è raccomandabile dare priorità alla vaccinazione dei soggetti fragili, sia con la prima dose che con quella di richiamo, e consigliare loro di evitare spazi chiusi e affollati, offrendo loro quando possibile la possibilità di lavorare da remoto fino al superamento dell'ondata di contagi; sottoporre ai test PCR (se dovessero scarseggiare) esclusivamente le persone fragili a rischio morte, il personale sanitario o altri lavoratori essenziali ed i pazienti ricoverati in strutture sanitarie; espandere la distribuzione dei tamponi rapidi. In caso di lockdown le scuole dovrebbero essere le ultime a chiudere e le prime a riaprire, in quanto di vitale importanza per il benessere e l'educazione dei bambini; se è proprio impossibile tenere tutte le lezioni in presenza è preferibile la didattica mista cioè congiunta a quella online.

Per dare una svolta alla pandemia servirebbe che lo sviluppo dei vaccini contro SarsCov_2 dovrebbe ottenere un forte impatto sulla prevenzione dell'infezione e della trasmissione, oltre a prevenire gravi casi di malattia e di morte; fino a quel momento quelli attuali dovranno essere costantemente aggiornati.

Fonte:

https://news.un.org/es/story/2022/01/1502432?utm_source=Noticias+ONU+-+Bolet%C3%ADn&utm_campaign=eaeb405d87-EMAIL_CAMPAIGN_2022_01_11_06_30&utm_medium=email&utm_term=0_e7f6cb3d3c-eaeb405d87-107615301 

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