La grave crisi umanitaria in #Afghanistan mette a rischio la salute dei bambini

25.12.2021

L'UNICEF ha dichiarato che in Afghanistan la combinazione di: siccità, inverno alle porte, malnutrizione crescente, crisi umanitaria senza precedenti, interruzione dei servizi dei centri sanitari e nutrizionali, i bambini di tutto il Paese sono sempre più a rischio malattie.

Il rigido clima invernale, con le temperature già ben al di sotto dello 0°C in molte zone, non aiuta a mantenere le abitazioni calde ergo aumenta il rischio di polmonite e malattie respiratorie acute (ARD), morbillo, diarrea acquosa acuta ed altre malattie che si potrebbero facilmente prevenire stanno diventando epidemiche colpendo i più piccoli. A chi vive nelle vaste aree montagnose di questo Stato manca tutto persino abiti invernali, coperte e carburante per accendere il riscaldamento.

Circa il 25-30% dei decessi nei bambini sotto i cinque anni è dovuto a infezioni del tratto respiratorio e il 90% di questi decessi è dovuto a polmonite. Senza un'azione urgente e concertata, inclusa la garanzia di avere le risorse per distribuire ulteriore denaro e forniture per l'inverno, molti bambini non arriveranno alla primavera prossima.

Secondo l'UNICEF finora sono stati segnalati oltre 66.000 casi di morbillo nei bambini; si sono verificati focolai di diarrea acquosa acuta, malaria e dengue. Quest'anno sono stati confermati quattro casi di poliovirus selvaggio di tipo 1 (WPV-1).

L'UNICEF stima che un bambino su due sotto i cinque anni soffrirà di malnutrizione acuta nel 2022 a causa della crisi alimentare e dell'accesso insufficiente all'acqua, ai scarsi servizi igienici ed ai servizi sanitari.

Lo scorso novembre, l'UNICEF è stato in grado di curare più di 37.000 bambini affetti da malnutrizione acuta grave e ha distribuito denaro ed indumenti invernali dove c'era più bisogno; fornendo anche servizi sanitari di base, comprese le vaccinazioni, attraverso strutture sanitarie e team mobili per la salute e la nutrizione.

In questo modo quasi 105.000 bambini di età compresa tra sei mesi e cinque anni sono stati vaccinati contro il morbillo e 8,5 milioni di bambini, di cui oltre 2 milioni che vivono in zone inaccessibili, hanno fatto il vaccino contro la poliomielite.

A livello globale, l'UNICEF ha pagato gli stipendi di novembre a più di 10.000 operatori sanitari in prima linea e ha dato forniture mediche ed attrezzature per il riscaldamento invernale a più di 1.000 strutture sanitarie.

Fonte:

https://news.un.org/fr/story/2021/12/1111252 

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