#Afghanistan: sul precipizio del disastro umanitario

14.08.2021
UNICEF Afghanistan Una madre e suo figlio, feriti con ustioni durante un attacco alla loro casa, cercano rifugio in un campo per sfollati a Kandahar
UNICEF Afghanistan Una madre e suo figlio, feriti con ustioni durante un attacco alla loro casa, cercano rifugio in un campo per sfollati a Kandahar

   António Guterres ha dichiarato che ormai "l'Afghanistan è fuori controllo" con un conseguente disastro umanitario; i talebani, in un Paese già attraversato da immense traversie, generano altre condizioni caotiche e disperate con sofferenze indicibili.

    Il Segretario Generale ha asserito che tutte le parti in campo hanno l'obbligo legale e morale, di fare tutto il possibile, per proteggere i civili; in quanto attaccare la popolazione è una grave violazione del diritto umanitario internazionale e costituisce un crimine di guerra, e gli autori devono essere ritenuti responsabili e giudicati.

    Prendere il potere con la forza militare è una proposta persa. Ciò può solo portare a una lunga guerra civile o al completo isolamento dell'Afghanistan; l'ONU chiede ai talebani di cessare immediatamente l'offensiva e negozino in buona fede nell'interesse dell'Afghanistan e del suo popolo.

    Da nord a sud del Paese, i talebani stanno velocemente tante province chiave e presto anche Kabul.

   Ora, i combattimenti stanno avvenendo in zone densamente popolate; ciò comporta un numero crescente di sfollati, chi non sa dove dormire di solito va da parenti ed amici per trovare riparo ma non è più così. In questa situazione portare ogni tipo di soccorso è molto difficile ed pericoloso.

   Secondo l'OMS gli ospedali hanno registrato un aumento del 30% dei pazienti rispetto allo scorso anno, il numero è quasi raddoppiato negli ultimi due o tre mesi.

   18,4 milioni di persone hanno già bisogno di aiuti umanitari, mentre il conflitto ha provocato ben 390.000 sfollati solo quest'anno. Il Programma Alimentare Mondiale (WFP), negli ultimi tre mesi, ha fornito aiuti alimentari e nutrizionali a 4,1 milioni di persone però non sono sufficiente.

   Il WFP vorrebbe raggiungere nove milioni di persone entro dicembre; tuttavia, c'è carenza di risorse, servirebbero 200 milioni di dollari per arrivare alla fine dell'anno garantendo che il cibo vada dove sia necessario.

In questo quadro allarmante, Guterres è assai preoccupato in quanto i talebani stanno imponendo severe restrizioni ai diritti umani nelle aree sotto il loro controllo, specialmente contro donne e giornalisti; i piccoli diritti, con difficoltà conquistati in vent'anni, ora sono stati totalmente revocati.

Per l'UNHCR l'Afghanistan è sulla buona strada per registrare il maggior numero di vittime civili in un solo anno da quando si rileva tale dato. Con l'intensificarsi del conflitto l'80% degli sfollati interni, delle quasi 250.000 persone, sono donne e bambini; in più, chi è di sesso femminile e ha compiuto almeno 12 anni viene considerato come "bottino di guerra", e di conseguenza soffre terribili violenze di ogni tipo. Come al solito, adolescenti e donne stanno pagando un prezzo sproporzionato del conflitto.

Un report congiunto dell'Ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) e della Missione di Assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (UNAMA), rileva che nella prima metà del 2021 sono state uccise e ferite più donne e bambini che nei primi sei mesi di qualsiasi anno dal 2009.

Anche il WFP ha riferito che il conflitto sta accelerando molto più velocemente di quanto tutti ci potesse aspettare e la situazione ha tutte le caratteristiche di una catastrofe umanitaria.

L'UNHCR invita la comunità internazionale a intensificare la sua risposta per crisi degli sfollati afghani, mantenendo le frontiere aperte, poiché l'impossibilità di trovare un luogo sicuro dove rifugiarsi può mettere a rischio innumerevoli vite; gli Stati ospitanti devono anche garantire che i profughi possano cercare tale sicurezza, indipendentemente dal loro attuale status giuridico. Soprattutto bisogna evacuare tutte quelle persone che hanno collaborato con le forze occidentali e le loro famiglie, in quanto i talebani le stanano casa per casa e le uccidono all'istante.

Fonte:

https://news.un.org/es/story/2021/08/1495492 

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