Gli scontri a Gaza non si fermano e la situazione si sta aggravando

06.08.2022

Da sempre intorno e nella Striscia di Gaza ci sono dei duri scontri etnici tra israeliani e palestinesi che ogni tanto si riaccendono violentemente; da pochi giorni c'è stata una nuova sanguinosa escalation che aggrava una situazione umanitaria già alquanto precaria.

La coordinatrice umanitaria dei Territori palestinesi occupati, Lynne Hastings, in un comunicato stampa, ha riferito che dallo scoppio di queste ultime ostilità i decessi dei palestinesi sono stati 13 (tra cui un bambino di 5 anni e una donna) provocati da raid aerei di Israele. Secondo i rapporti delle Nazioni Unite in tre giorni più di 100 palestinesi e 7 israeliani sono stati feriti; gli attacchi incrociati hanno colpito zone abitative danneggiando anche case di ebrei ma di contro 31 famiglie di Gaza non hanno più un tetto sopra la testa. Tali ostilità vanno fermate immediatamente per prevenire ulteriori vittime civili da entrambe le parti nel rispetto del diritto internazionale umanitario.

A causa di questi ultimi scontri il combustibile della centrale elettrica di Gaza si esaurirà e l'elettricità è già stata tagliata. Questo pregiudicherà il funzionamento delle infrastrutture di diversi servizi di base come ospedali, scuole, magazzini e rifugi designati per gli sfollati interni. Inoltre in questa situazione a Gaza l'accesso e la mobilità del personale umanitario, per portare cure e beni essenziali, sono piuttosto limitati invece non dovrebbero esserlo.

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