Giornata Internazionale della #PianificazioneFamiliare: l’utero è mio e me lo gestisco io, per il mio benessere e la mia libertà!

03.08.2021

Il 3 agosto l'OMS celebra la Giornata Internazionale della Pianificazione Familiare; il controllo delle nascite della popolazione attraverso l'uso di metodi contraccettivi secondo propri interessi e circostanze di natura economica, sociale, personale e anche sanitaria, è un elemento chiave per il pieno esercizio dei diritti alla salute sessuale e riproduttiva, come componente di base del benessere e della libertà delle persone.

In questo, il ruolo dei governi è fondamentale per far rispettare tali diritti soprattutto per la popolazione più fragile; infatti hanno il dovere di progettare, applicare, valutare politiche ed istituire programmi e strategie pubbliche per il controllo delle nascite.

La pianificazione familiare consente di distanziare le gravidanze e può -posticiparle per le giovani donne che sono più a rischio di morte a causa della procreazione precoce, che riduce la mortalità materna. Evita gravidanze indesiderate, comprese quelle delle donne in età avanzata, per le quali i rischi associati alla gravidanza sono maggiori. Consente inoltre alle donne di decidere il numero di figli che desiderano avere. Le donne con più di quattro figli poterebbero affrontare rischio di morte materna (cioè il decesso durante la gravidanza o entro 42 giorni dal suo termine per qualsiasi causa correlata o aggravata dalla gravidanza o dal suo trattamento).

Inoltre, può prevenire gravidanze molto vicine l'una all'altra e in un momento inopportuno, che contribuiscono ad alcuni dei più alti tassi di mortalità infantile al mondo.

La pianificazione familiare svolge un ruolo principe nelle donne infettate dall'HIV perché possono determinare se rimanere incinte o meno, con conseguente diminuzione del numero di bambini infetti e orfani. Inoltre, i contraccettivi sia maschili che femminili forniscono una doppia protezione: contro la gravidanza indesiderata e contro le infezioni sessualmente trasmissibili, in particolare quelle causate dall'HIV.

Tra l'altro consente alle persone di prendere decisioni informate in merito alla loro salute sessuale e riproduttiva. Offre inoltre alle donne l'opportunità di migliorare la loro istruzione e di poter partecipare maggiormente alla vita pubblica, soprattutto sotto forma di lavoro retribuito in imprese non familiari. Avere una piccola famiglia consente ai genitori di dedicare più tempo ad ogni bambino. I bambini che hanno pochi fratelli tendono a rimanere più a lungo a scuola rispetto a quelli che ne hanno molti.

Un altro ruolo cardine della pratica in questione è la diminuzione delle gravidanze adolescenziali; le adolescenti hanno maggiori probabilità di dare alla luce un bambino pretermine o a basso peso alla nascita; i figli di giovanissime hanno tassi più elevati di mortalità neonatale, senza contare il fatto che chi rimane incinta in tenera età spesso abbandona la scuola, il che ha conseguenze a lungo termine per loro personalmente, per le loro famiglie e per la comunità.

L'uso contraccettivo è aumentato in molte parti del mondo, specialmente in Asia e America Latina, ma rimane basso nell'Africa sub-sahariana. A livello globale, l'uso di contraccettivi moderni è leggermente aumentato, dal 54% nel 1990 al 57,4% del 2015. A livello regionale, la percentuale di donne di età compresa tra i 15 e i 49 anni che utilizzano metodi contraccettivi è aumentata in modo minimo o stabilizzato tra il 2008 e il 2015. In Africa, è salito dal 23,6% al 28,5 per cento; in Asia, l'uso di contraccettivi moderni è leggermente aumentato dal 60,9% al 61,8%, e in America Latina e nei Caraibi la percentuale è rimasta al 66,7%, in Europa più del 43% delle gravidanze non è pianificato.

L'uso di metodi contraccettivi da parte degli uomini rappresenta una percentuale relativamente piccola dei tassi di prevalenza menzionati. I metodi contraccettivi maschili sono limitati ai preservativi e alla sterilizzazione (vasectomia).

L'OMS sta lavorando a nuove linee guida basate su dati che evidenziano la sicurezza dei metodi contraccettivi e sui servizi attraverso i quali vengono offerti; la preparazione di norme di qualità e la prequalificazione dei prodotti contraccettivi; aiutare i paesi a introdurre, adattare e attuare questi strumenti per soddisfare le esigenze della pianificazione familiare. L'OMS sta anche studiando nuovi metodi per ampliare lo spettro dei metodi contraccettivi femminili e maschili.

I metodi contraccettivi generalmente utilizzati per il controllo delle nascite o la pianificazione familiare sono i seguenti:

Metodi contraccettivi barriera:

  • preservativo
  • cappuccio cervicale 
  • diaframma: da abbinare possibilmente a spermicidi
  • preservativo femminile
  • pessario occlusivo
  • spugnette cervicali

Metodi contraccettivi ormonali:

  • pillola estro-progestinica
  • minipillola (composta esclusivamente da progestinici)
  • cerotto contraccettivo
  • anello vaginale
  • contraccettivi iniettabili
  • spirale IUD ormonale
  • bastoncini ormonali impiantabili

Metodi "contraccettivi" d'emergenza:

  • pillola del giorno dopo
  • spirale IUD al rame
  • metodo Yuzpe (non più utilizzato)

Metodi contraccettivi impiantabili:

  • spirale IUD al rame (impiantabile nell'utero)
  • spirale IUD ormonale (impiantabile nell'utero)
  • bastoncini ormonali (impiantabili sotto la pelle, nella parte interna del braccio)

Metodi contraccettivi chimici:

  • spermicidi (reperibili sotto forma di ovuli vaginali, spray o gel)

Metodi "contraccettivi" naturali:

  • metodo "Ogino-Knaus"
  • metodo Billings
  • metodo della temperatura basale
  • coito interrotto

Metodi abortivi ormonali:

RU-486: non è considerato un metodo contraccettivo, piuttosto una pratica abortiva perché interrompe la gravidanza

La pianificazione familiare è fondamentale per controllare la crescita della popolazione, nonché gli effetti che essa comporta sull'economia e sull'ambiente, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.

Alla popolazione deve essere garantito il pieno accesso all'uso dei metodi contraccettivi, riaffermando così il proprio diritto alla salute sessuale e riproduttiva.

Fonte:

https://www.who.int/es/news-room/fact-sheets/detail/family-planning-contraception 

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