Argentina: #AbortoLegalYa, il Senato approva l’IVG definitivamente!

31.12.2020

Finalmente dopo decenni di lotte femministe, il Senato argentino ha approvato, questo mercoledì, l'aborto volontario nelle prime 14 settimane di gravidanza. La discussione parlamentare si è protratta fino a tarda notte; concludendosi con 38 voti favorevoli, 29 contrari e un astenuto. 

Il Presidente della Nazione, Alberto Fernández, ha salutato l'avvenuta approvazione, con questo tweet: "L'aborto sicuro, legale e gratuito è legge. Ho promesso di farlo nei giorni della campagna elettorale. Oggi siamo una società migliore che amplia i diritti alle donne e garantisce la salute pubblica. Recupera il valore della parola impegnata. Impegno politico.".

Migliaia di persone hanno atteso il risultato del voto fuori nella piazza del Congresso. I gruppi della marea verde, pro-aborto, hanno lanciato grida di gioia dall'emozione quando l'hanno saputo; mentre l'onda celeste "pro-vita" ne sono stati molto delusi e rifiutano l'approvazione. La Chiesa cattolica ha una grande importanza nella società argentina; però se l'aborto è legale riduce il rischio rappresentato da interventi clandestini e consente di prendere decisioni consapevoli e informate.

Purtroppo, nel 2018 al Senato non era passato un progetto di legge sull'interruzione volontaria di gravidanza, sostenuto dalla maggioranza della Camera dei Deputati. La deputata all'opposizione, Silvia Gabriela Lospennato, promotrice di questa norma, ha dichiarato: "L'Argentina da oggi è un paese più libero, è un paese più egualitario ed è un paese migliore.", in più: "Come società abbiamo smesso di essere ipocriti".

Questa nuova legge, una volta entrata in vigore, oltre che prevedere l'aborto nel sistema sanitario, gratuito e sicuro, fino alla 14a settimana di gravidanza; contempla l'interruzione senza limiti di tempo sia per le vittime di stupro che per le gestanti in pericolo di vita nel portare avanti la gravidanza. Inoltre, i minori di 13 anni possono effettuare la procedura con l'assistenza di almeno uno dei genitori o un rappresentante legale; mentre quelli di età compresa tra 13 e 16 anni avranno bisogno di un'autorizzazione solo se la procedura compromette la loro salute; infine chi ha più di 16 anni potrà valutare la possibilità in totale autonomia.

D'altro canto, la legge prevede l'obiezione di coscienza del personale sanitario che non voglia partecipare alla pratica, ma a due condizioni: la prima è che deve mantenere la decisione in tutte le aree, pubbliche e private, in cui eserciti la professione; la seconda è che indirizzi rapidamente i pazienti ad altri professionisti che la effettuano.

Fino ad ora, l'America Latina ha uno dei quadri legali più restrittivi rispetto all'aborto, che è totalmente vietato in El Salvador, Nicaragua, Honduras, Haiti e Repubblica Dominicana. In altri paesi della regione è consentito solo in circostanze molto specifiche. Per questo motivo i movimenti femministi latinoamericani chiedono a gran voce una maggiore applicazione straziante pratica, ma diritto fondamentale di tutte le donne del mondo. Attualmente solo Uruguay, Cuba, Guyana, Guyana francese, Porto Rico e alcune aree del Messico consentono l'aborto legale.

Fonte:

https://www.bbc.com/mundo/noticias-america-latina-55482291 

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