#AbortoLegalYa: In Honduras solo passi indietro! Boom di gravidanze adolescenziali

22.01.2021

Per gli standard internazionali l'aborto sicuro e legale, i servizi a esso connesso, tra cui l'educazione sessuale e sentimentale, oltre all'accesso ai metodi contraccettivi, dev'essere garantito in caso di: stupro o incesto, pericolo di vita o rischio per la salute della gestante, o grave malformazione fetale.

L'Honduras, Repubblica Presidenziale dell'America Latina, ha il secondo tasso di gravidanze adolescenti più alto tra i paesi di quell'area geografica e delle zone rurali, il 30%. Nella maggioranza dei casi sono frutto di stupro e incesto; una ragazza su quattro rimane incinta almeno una volta prima di compiere 19 anni. Inoltre, è un Paese nel quale è negata anche la contraccezione d'emergenza; di conseguenza gli aborti clandestini hanno cifre stratosferiche, vengono stimati tra i 51.000 e i 82.000. L'Honduras è uno dei pochi paesi del mondo che ancora proibisce tale pratica medica in ogni caso. In più, la legge attuale proibisce anche l'uso, la vendita, la distribuzione e l'acquisto di contraccettivi d'emergenza, con le stesse pene detentive dell'aborto.

Un nuovo emendamento costituzionale presentato come "Escudo contra el aborto en Honduras" da Mario Pérez, Deputato del Partito Nazionale e Vicepresidente del Congresso Nazionale, incorporerebbe il divieto assoluto di aborto nell'articolo 67 della Costituzione.

Riguardo a ciò, le Nazioni Unite hanno condannato il disegno di legge, perché è un grave attacco ai diritti fondamentali delle donne; bloccherebbe ogni possibile progresso sui diritti sessuali e riproduttivi di donne e ragazze. L'ONU afferma che anziché fare passi in avanti, l'Honduras sta tornando indietro rispetto ai diritti a favore delle donne.

Gli esperti di diritti umani riferiscono: "La criminalizzazione dell'aborto e l'obbligo degli operatori sanitari di denunciare i casi di donne le cui lesioni sembrano essere legate ad aborti non sicuri, hanno portato all'incarcerazione delle donne". A parte che le donne che hanno aborti spontanei non vanno in ospedale a ricevere le cure del caso, per timore di essere denunciate, mettendo così in pericolo le loro vite.

Per questo motivo, i difensori dei diritti umani hanno dichiarato: "Ci rammarichiamo che gli sforzi per modificare il codice penale al fine di depenalizzare l'aborto siano falliti in passato e ricordiamo che penalizzare le donne per l'aborto va contro gli standard internazionali sui diritti umani"; hanno aggiunto che l'influenza di gruppi religiosi sulle questioni di salute pubblica è dannosa. "Le leggi restrittive sull'aborto aumentano i tassi di mortalità e morbilità materna a causa di aborti non sicuri e non sono efficaci nel ridurre il tasso di aborto", hanno detto gli esperti.

Le conclusioni e le raccomandazioni sui diritti sessuali e riproduttivi di donne e ragazze in Honduras, sono contenute nel rapporto del gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla discriminazione contro donne e ragazze.

Fonte:

https://news.un.org/es/story/2021/01/1486792 

Per altri approfondimenti:

https://www.republica.com.uy/honduras-aprobo-escudo-contra-el-aborto-id809059/  

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