#COVID19 e #COVAX: senza un’equa vaccinazione economia e turismo non potranno mai ripartire in modo vigoroso

23.03.2021

L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) denuncia che molti Stati ora stanno vaccinando le persone più giovani e più sane a basso rischio contro SarsCov_2; a discapito degli operatori sanitari, degli anziani e dei soggetti più fragili a rischio nei paesi poveri. Questo, a breve termine può sembrare la soluzione migliore; però a lungo termine può essere controproducente sia economicamente che epidemiologicamente. Se il mondo vuole uscire in fretta dal tunnel della pandemia, lo deve fare simultaneamente; altrimenti la battaglia durerà ancora anni.

Per Tedros Adhanom Ghebreyesus, capo dell'OMS, il meccanismo COVAX, progettato per un'equa distribuzione dei vaccini si fa sempre più grottesco; non dà i risultati sperati. Nelle Nazioni ricche i vaccini si somministrano molto più velocemente, rispetto nei paesi a basso e medio reddito. Il capo dell'OMS ha fatto notare che i mezzi per colmare questo divario ci sono e non sono state prese misure per prevenirlo; se non sarà fatto niente, sarà il fallimento totale. L'equa distribuzione è fondamentale per evitare la nuova comparsa di nuove varianti; quando si viaggia per lavoro o turismo si trasportano in giro per il mondo, "più varianti emergono, più è probabile che una di esse sfugga ai vaccini" ha dichiarato l'OMS. Fino a quando il virus continuerà a circolare, il commercio e i viaggi continueranno ad essere discontinui e di conseguenza la ripresa economica sarà tarderà ancora.

I Paesi più poveri del mondo si chiedono se quelli ricchi fanno davvero sul serio quando parlano di solidarietà.

Se i paesi non collaborano per bloccare la trasmissione ovunque nello stesso momento; il sequenziamento genomico del virus SarsCov_2 in tutto il mondo, ha funzioni molto limitate. Tedros, ha asserito: "Se i paesi non condividono i vaccini per le giuste ragioni, chiediamo che lo facciano per proprio interesse".

Ma non tutti sono uguali, la Repubblica di Corea, pur essendo un paese che potrebbe facilmente permettersi di acquistare i vaccini attraverso accordi bilaterali, ha aspettato il suo turno per acquisirli col meccanismo COVAX.

In questo quadro, l'OMS sta lavorando continuamente per cercare soluzioni che aumentino la produzione e l'equa distribuzione dei vaccini. Gli Stati che hanno un surplus di dosi le devono condividere attraverso COVAX; mentre i produttori si devono impegnare ad aumentare la produzione.

In tutto questo c'è chi non pensa solo al fatturato. Riguardo a ciò, Tedros, si è espresso con le seguenti parole: "Finora, AstraZeneca è l'unica azienda che si è impegnata a non arricchirsi con il suo vaccino COVID-19 durante la pandemia. E finora, è l'unico sviluppatore di vaccini a dare un contributo significativo all'equità del vaccino, concedendo in licenza la sua tecnologia a diverse altre società, tra cui SK Bio nella Repubblica di Corea e il Serum Institute of India, che stanno producendo oltre il 90% dei vaccini finora distribuiti tramite COVAX".

Ovviamente, questo su larga scala mondiale non è sufficiente; tutti i produttori di vaccini dovrebbero concedere i loro brevetti ad altre società.

Inoltre un anno fa, il Costa Rica e l'OMS hanno lanciato il meccanismo in modo che le licenze possano essere condivise attraverso il cosiddetto COVID-19 Technology Access Pool, o C-TAP, che promuove un modello scientifico aperto, dove i brevetti si verificherebbero su base trasparente per sfruttare al meglio la maggior capacità produttiva possibile. Attualmente, C-TAP rimane uno strumento molto promettente ma sottoutilizzato.

Fonte:

https://news.un.org/es/story/2021/03/1489862 

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