Potere alle donne!

13.07.2021

  Gli effetti della pandemia SarsCov_2 hanno avuto un impatto diversificato tra Stati. In questi mesi di emergenza sanitaria, un'altra altra pandemia silente ma altrettanto terribile, minaccia la metà della popolazione mondiale; sono il divario e la violenza di genere che sono ulteriormente aumentate.

   È solo una questione di potere in un mondo dominato dagli uomini e con una cultura patriarcale; servono più risorse per bilanciare i rapporti di potere tra i sessi.

   Il mondo sta vivendo una regressione indotta da vari leader di movimenti politici, economici e religiosi; bisogna invertire questa tendenza. È una battaglia ideologica contro le forze conservatrici che si stanno sviluppando in tutto il pianeta.

 Per raggiungere l'equilibrio del potere sono state individuate quattro priorità:

  • è essenziale raggiungere la parità di diritti, poiché ci sono ancora molte norme discriminatorie nel mondo che devono essere abrogate;
  • altrettanto fondamentale è il raggiungimento della parità nella ridistribuzione del potere, e cioè più parità nelle pubbliche amministrazioni, nelle aziende nelle organizzazioni internazionali e a livello dei centri decisionali;
  • l'uguaglianza economica, nonché l'occupazione e la protezione sociale, giocano un ruolo basilare dal momento che le donne, in quasi tutto il mondo, sono sottopagate e questo fattore crea disagi sul piano dell'autonomia e della cura della famiglia;
  • fermare la violenza di genere e domestica, flagello mondiale che dev'essere posto al centro di tutte le politiche nazionali.

    Per realizzare tutto ciò, le nuove generazioni devono essere il fulcro dei meccanismi decisionali, in quanto questa partecipazione può essere un altro strumento fondamentale per l'uguaglianza di genere.

   Le donne, pur essendo, la metà della popolazione mondiale, solo il 20% di loro ha una posizione di leadership; inoltre, rappresentano oltre i due terzi dei 750 milioni di adulti nel mondo che non hanno un'alfabetizzazione di base.

 Meno del 30% dei ricercatori mondiali è rappresentato dal sesso femminile. Le giornaliste sono più esposte ad attacchi, minacce e aggressioni fisiche, verbali o digitali rispetto ai loro colleghi.

  Una donna ha il 24% di probabilità in più di perdere il lavoro rispetto ad uomo; in genere, il reddito di una donne è inferiore del 50% rispetto a quello maschile; ha anche il 10% di probabilità in meno di avere accesso a Internet, significa che 433 milioni di donne nel mondo sono prive di mezzi di informazione e comunicazione.

  L'UNESCO sottolinea che ogni forma di discriminazione basata sul genere viola i diritti umani e ostacola il raggiungimento dei 17 Obiettivi dell'Agenda 2030.

Fonte:

https://news.un.org/es/story/2021/06/1493912 

Articoli affini:


#Misoginia e #sessismo: ancora piaga planetaria del XXI secolo

Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Povertà, ci vuole una ripresa economica più inclusiva

#Empowerment femminile: per il potere alle donne in politica c’è ancora tanta strada da fare!


Quote o parità: Ripartiamo dalle pari opportunità

Migliorare la vita delle donne significa migliorare le possibilità di scegliere la propria vita sessuale e riproduttiva