#COVID19: ha aggravato le condizioni di milioni di ragazze e donne siriane già stremate da un decennio di conflitto

16.03.2021

La settimana in corso è il decimo anniversario dell'inizio del grande conflitto siriano, iniziato come primavera araba e finito in una vera e propria sanguinaria repressione con varie parti internazionali e Daesh sul campo. Circa la metà della popolazione è fuggita all'estero, inoltre fino ad ora ci sono più o meno 12 milioni di sfollati interni o che vivono come rifugiati. Allo sfacelo bellico, ora si è aggiunta la catastrofe della pandemia SarsCov_2 a vari livelli; che colpisce in modo sproporzionato donne e ragazze in tutta la Siria.

I dati del programma dell'UNFPA (Fondo per la Popolazione delle Nazioni Unite) mostrano che il rischio di violenza di genere è aumentato in modo significativo negli ultimi anni, una tendenza corroborata dalle relazioni di altri attori umanitari. Ormai questa violenza si è normalizzata.

Molte riferiscono di essere fuggite dalle violenze nelle loro città natale; sfuggendo anche da matrimoni infantili, molestie e tentativi di violenza sessuale, rapimenti, maltrattamenti in famiglia perpetuati da parenti di sesso maschile. Questi abominevoli soprusi avvengono ovunque compresi nei campi profughi; da quando c'è l'emergenza pandemica sono addirittura aumentati. Per tante l'unica soluzione alla sicurezza personale è il matrimonio, anche se non si sentono pronte per questo passo. C'è da dire che, purtroppo, il matrimonio non esclude la violenza domestica.


Le restrizioni di distanziamento sociale provocate da COVID-19 hanno reso ancora più difficili  le condizioni di tantissime donne costrette a rimanere rinchiuse con i loro abusatori, e per di più le tensioni in casa su questioni economiche sono crescenti.

Solo nel 2020, l'UNFPA ha fornito servizi di salute sessuale e riproduttiva a quasi 2 milioni di donne, mentre quasi 1,2 milioni sono state raggiunte attraverso programmi per prevenire e rispondere alla violenza di genere.

In tutto il Paese, l'UNFPA sostiene 112 spazi sicuri per donne e ragazze, 17 centri giovanili, 33 strutture di assistenza ostetrica di emergenza, 133 centri sanitari primari e 125 cliniche mobili. Negli ultimi cinque anni, l'UNFPA ha raddoppiato il numero di persone raggiunte.

L'UNFPA continuerà inoltre a personalizzare i programmi per renderli più accessibili a una più ampia gamma di gruppi, tra cui ragazze adolescenti, persone con disabilità e la comunità LGBTQI.

Ovviamente questi servizi richiedono il sostegno della comunità internazionale. L'UNFPA sta anche pilotando programmi di assistenza in contanti e voucher.

In tutto questo sconforto c'è una piccola luce di speranza. Molti giovani dei centri e dei programmi dell'UNFPA dimostrano una notevole resilienza; diventano artisti, attivisti, innovatori e altre voci influenti nelle loro comunità.

Fonte:

https://news.un.org/en/story/2021/03/1087432 

Per altri approfondimenti:

https://www.unfpa.org/events/commission-status-women-2021 

https://www.unfpa.org/news/e-voucher-system-targets-pregnant-women-and-new-mothers-syria 

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