OIL e OMS: per evitare l’invalidità e le morti sul lavoro è necessario mutare i modelli e sistemi lavorativi

24.09.2021

Un nuovo rapporto congiunto dell'OMS e dell'OIL rileva che numero di decessi annuali per cause legate al lavoro, nel 2016, ammontava a quasi due milioni; questi erano, per la maggior parte, correlate a malattie respiratorie e cardiovascolari; l'81% dovuti a malattie non trasmissibili. Le malattie polmonari croniche ostruttive sono state la principale causa di morte con 450.000 decessi; seguiti dagli incidenti cerebrovascolari con 400.000 e 350.000 decessi per cardiopatia ischemica. Gli infortuni sul lavoro hanno causato 360.000 morti, ovvero il 19% del totale.

L'accumulo di ore è stato il fattore che ha causato il maggior numero di morti per 750.000 casi; mentre l'esposizione all'aria inquinata (particelle in sospensione, gas e fumi) ne ha provocate 450.000. Va notato che i decessi per malattie cardiache ed incidenti cerebrovascolari associati all'accumulo di lunghe ore di lavoro sono aumentati rispettivamente del 41% e del 19%.

La prevenzione dell'esposizione ad orari di lavoro prolungati richiede un accordo su sani limiti massimi dell'orario di lavoro. Per ridurre l'esposizione all'inquinamento atmosferico nei luoghi di lavoro, si raccomandano il controllo delle polveri, la ventilazione e i dispositivi di protezione individuale.

Il Report evidenzia la necessità di adottare maggiori misure per garantire luoghi di lavoro più sani, sicuri, resilienti e giusti dal punto di vista sociale.

Malattie ed infortuni sul lavoro gravano sui sistemi sanitari, riducono la produttività e possono avere un impatto devastante sui redditi dei lavoratori.

Inoltre, il Paper mostra che un numero molto elevato di decessi si verifica tra in Asia meridionale nel Pacifico occidentale, nonché tra gli uomini e le persone di età superiore ai 54 anni.

D'altro canto il Documento indica che tra il 2000 e il 2016 i decessi correlati al lavoro sono diminuiti del 14%, probabilmente per merito dei miglioramenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

I risultati di questo studio consentiranno una maggiore attenzione sulla rilevanza delle problematiche in questione, sulla pianificazione, sui costi, sull'attuazione e sulla valutazione di misure appropriate per migliorare la salute della popolazione lavoratrice e l'equità sanitaria.

Per concludere, i governi, i datori di lavoro e i lavoratori possono adottare misure per ridurre l'esposizione ai fattori di rischio sul posto di lavoro. I fattori di rischio possono anche essere ridotti o eliminati attraverso cambiamenti nei modelli e nei sistemi di lavoro. Gli standard internazionali, gli strumenti e le linee guida dell'ONU offrono una base solida per implementare sistemi di salute e sicurezza solidi, efficaci e sostenibili al lavoro a diversi livelli. La loro applicazione dovrebbe aiutare a ridurre significativamente le morti e l'invalidità lavorativa.

Fonte:

https://www.who.int/es/news/item/16-09-2021-who-ilo-almost-2-million-people-die-from-work-related-causes-each-year

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