#Libia: azioni delle forze libiche contro i richiedenti asilo e rifugiati

24.10.2021
UNICEF/Alessio Romenzi
UNICEF/Alessio Romenzi

A seguito di un'operazione di sicurezza su vasta scala condotta dalle autorità libiche all'inizio di ottobre in molti quartieri di Tripoli hanno avuto luogo perquisizioni ed arresti arbitrari, condotti in zone densamente popolate da richiedenti asilo e rifugiati; questi raid hanno provocato diversi morti, migliaia di detenuti e molti senzatetto. La situazione delle vittime è descritta come "molto precaria": a causa dell'operazione di sicurezza hanno perso tutti i loro averi e ora dormono al freddo e in un ambiente molto pericoloso, (questo è assolutamente inaccettabile) tanti, sfuggiti alle forze libiche, hanno intrapreso viaggi della speranza verso l'Europa anche senza i corridoi umanitari.

Per questo L'UNHCR chiede alle autorità libiche di sostenere un piano d'azione urgente e duraturo basato sui diritti umani, per alleviare la terribile situazione di richiedenti asilo e rifugiati in Libia, ponendo anche fine agli arresti arbitrari e rilasciando i detenuti.

In questa situazione, l'interruzione dei servizi dell'UNHCR e dei suoi partner è dovuta a motivi di sicurezza e protezione; l'Agenzia ONU ha elogiato l'annuncio della ripresa dei voli di evacuazione umanitaria, ma avverte che non è una misura sufficiente, perché di tale provvedimento ne "beneficia solo un numero limitato di persone".

Fonte:

https://news.un.org/pt/story/2021/10/1767662v  

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