Le aree protette sono fonte di sviluppo locale e di sopravvivenza dell’Uomo

11.11.2021

    Attualmente almeno il 17% delle aree terrestri e delle acque dolci, il 10% delle aree costiere e marine, ed altre zone di particolare importanza per la biodiversità e per gli ecosistemi sono protette attraverso una gestione efficace, equa ed ecologicamente rappresentativa.

   Tuttavia, la sfida più importante sarà quella di migliorare la qualità delle aree sia nuove che esistenti per apportare cambiamenti positivi per le persone e la natura, poiché la biodiversità continua a diminuire, anche all'interno di molte aree protette. Un terzo delle aree chiave della biodiversità, sulla terraferma, nelle acque continentali o nell'oceano, non gode ancora di alcuna protezione.

   Negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti nel rafforzamento della rete globale di aree protette e conservate, queste svolgono un ruolo cruciale nell'affrontare la perdita di biodiversità. Tuttavia, designarle e censirle non è sufficiente; devono essere gestite in modo congruo in quanto i loro molteplici benefici possono essere sfruttati a livello locale e globale, così garantendo un futuro migliore a tutti gli esseri viventi e della Terra.

    Le aree protette e quelle conservate devono essere meglio collegate tra loro, per consentire il movimento delle specie e il funzionamento dei processi ecologici. Sebbene negli ultimi tempi si sia registrato un miglioramento, meno dell'8% del territorio è protetto e connesso allo stesso tempo, una cifra ben al di sotto della proporzione del 17% della superficie attualmente protetta. È necessario garantire che le zone circostanti siano adeguatamente gestite per mantenere i valori della biodiversità.

    In più c'è l'urgenza di identificare questo tipo di aree protette oltre a designarne di nuove, rendendo conto che le popolazioni indigene, le comunità locali e enti privati ​​hanno diritti e responsabilità sulle stesse. Gli sforzi di questi custodi continuano ad essere sottovalutati, nonostante l'importanza dei loro contributi per garantire un futuro alla biodiversità.

   In un futuro segnato dall'incertezza, le aree protette devono essere riconosciute come principale meccanismo di conservazione della natura e dei servizi ecosistemici, elementi fondamentali per il benessere umano. In questi tempi critici tali zone devono essere riconosciute come motori di sviluppo locale, con responsabilità condivisa, che forniscono servizi fondamentali per la salute e la sopravvivenza dell'Uomo. Proteggendole e ripristinando gli ecosistemi degradati gli Stati possono creare una rete che aiuta a fermare ed invertire la perdita di biodiversità, mantenere i servizi ecosistemici essenziali, supportare la società per far fronte ed adattarsi ai cambiamenti climatici e ridurre il rischio di pandemie future. In molti casi, le aree in restauro verranno aggiunte alla rete delle suddette zone, per garantire che i benefici siano sostenuti nel lungo periodo.

Fonte:

https://news.un.org/es/story/2021/05/1492222  

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