Nel 2030 in America Latina e nei Caraibi ci sarà il più alto tasso di matrimoni precoci al mondo

26.12.2021

Un nuovo rapporto congiunto di varie agenzie ONU tra cui: UNICEF, UN Women, UNFPA e ECLAC; afferma che l'America Latina e i Caraibi, se non ci saranno investimenti ed azioni adeguate, nel giro di 10 anni avrà il tasso più alto di matrimoni precoci al mondo. I Paesi latinoamericani sono solo al secondo posto dopo l'Africa subsahariana per matrimoni ed unioni precoci o forzate.

I matrimoni e le unioni precoci o forzate in quell'area geografica sono una realtà e una pratica diffusa ma dannosa per ragazze ed adolescenti che le porta a sopportare un livello sproporzionato della violenza di genere e sessuale (3 su 10). Una ragazza o adolescente su quattro si sposa per la prima volta o ha una relazione coniugale precoce prima dei 18 anni. Per questo il matrimonio precoce è una violazione dei diritti umani di bambine, adolescenti e ragazze in erba colpendo in modo sproporzionato soggetti provenienti da zone rurali con scarsi mezzi economici e bassi livelli di istruzione. L'ECLAC afferma che per porre fine ai matrimoni precoci è fondamentale il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e l'uguaglianza di genere, più specificatamente l'Obiettivo 5.3. Anche se l'indicatore 5.3.1. misura il matrimonio infantile per le bambine, sempre più spesso la parte lesa sono pure adolescenti maschi in condizioni povertà. Il matrimonio celebrato prima della maggiore età, tranne in casi estremi, è una violazione dei diritti fondamentali condannata anche dalla Convenzione dei Diritti del Fanciullo.

In Giamaica, ad esempio, il tasso è del 10%; mentre in Paesi come Repubblica Dominicana, Nicaragua, Honduras e Belize, supera il 30%, ma per l'ONU i dati statistici potrebbero essere molto più elevati. Nove paesi dell'America Latina e dei Caraibi vietano i matrimoni precoci sulla base degli standard internazionali. L'ultima ad aderire alla lista è stata la Repubblica Dominicana nel gennaio del 2021; altri 13 paesi consentono il matrimonio di minori dai 16 anni in su con il permesso dei genitori, dei rappresentanti legali o di un giudice alla stregua dell'art. 84 c.c.  italiano riguardante i minori emancipati.

Lo studio indica che fin dalla tenera età viene instaurata una netta divisione dei ruoli domestici e questo avrà un impatto negativo sul futuro delle ragazze.

Le bambine ed adolescenti sposate prima dei 18 anni decidano il doppio del tempo al lavoro non retribuito, compresi i lavori domestici e altre cure, rispetto ai loro coetanei maschi sposati alla stessa età. In alcuni casi, la differenza di ore riguardo i lavori caserecci si quintuplica (come in Ecuador e in Guatemala) o è otto volte maggiore rispetto alla Repubblica Dominicana. Nei Paesi in cui le informazioni sono disponibili come ad esempio in: Colombia, Guatemala e Messico; le bambine e le adolescenti sposate trascorrono 40 ore alla settimana lavorando a casa.

Un altro gravissimo problema dei matrimoni precoci sono le gravidanze adolescenziali; molte ragazzine hanno dato alla luce un bambino prima di compiere 18 anni. Più dell'80% sono diventate madri prima di compiere vent'anni e la maggior parte di queste gravidanze non erano gradite.

Il report delle Nazioni Unite indica che alcuni programmi ed iniziative pubbliche sono insufficienti a causa della gravità e delle conseguenze della pratica in questione; altresì ci sono alcuni progressi nei Paesi con politiche pubbliche adeguate.

Tra le misure suggerite dall'indagine c'è l'accesso delle ragazze e degli adolescenti all'istruzione universale gratuita e con una forte componente di genere, senza alcuna discriminazione. L'ONU raccomanda inoltre che le ragazze partecipino alla definizione delle politiche e che le loro esperienze e proposte possano essere parte della soluzione.

Fonte:

https://news.un.org/pt/story/2021/12/1774422

https://www.unicef.org/lac/media/9381/file/PDF%20Perfil%20del%20matrimonio%20infantil%20y%20las%20uniones%20tempranas%20en%20ALC.pdf  

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