#AbortoLegalYa: in Argentina potrebbe diventare realtà

16.12.2020

Solo in Porto Rico, Cuba, Guinea e Uruguay l'aborto è legale. In tutti gli altri Stati dell'America latina, le donne al grido di: "aborto legal ya" (aborto legale subito), stanno combattendo da parecchio tempo.

Le donne argentine hanno ottenuto un piccolo successo; infatti il 10 dicembre, la Camera dei Deputati, ha votato un disegno di legge con un quorum di 150. In questi giorni, "el proyecto de ley para la Interrupción Voluntaria del Embarazo", passerà al Congresso Nazionale per l'approvazione finale.

Il Presidente dell'Argentina, Alberto Fernández, riguardo a ciò ha riferito: "Ho inviato al Congresso Nazionale per l'esaminazione, due progetti di legge affinché tutte le donne abbiano accesso al diritto alla salute integrale. Il primo legalizza l'interruzione volontaria della gravidanza e garantisce che il sistema sanitario ne consenta la realizzazione in condizioni igieniche che garantiscono la loro salute e la loro vita".

Al titolo |, Capitolo I, l'articolo 1 stabilisce che le donne e le persone con altre identità di genere capaci di gestazione, nell'esercizio dei loro diritti umani, possano abortire fino alla 14^ settimana in conformità alle regole della legge; richiedendo l'accesso alle cure nei servizi del sistema sanitario

L'articolo 4 dichiara che si può interrompere la gravidanza, oltre la 14^ settimana, solo in caso di stupro o se la vita o l'integrità della gestante è in pericolo.

L'articolo 6 garantisce l'accesso informato, per cui l'operatore sanitario deve fornire informazioni sulle diverse modalità, sulla portata e sulle conseguenze della pratica e sui rischi del suo rinvio. Tali informazioni devono essere: oggettive, pertinenti, accurate, affidabili, accessibili, scientifiche, aggiornate e secolari in modo da garantire la piena comprensione; non possono essere fatte su considerazioni personali, religiose o di terzi.

L'articolo 7 tutela le cure mediche post pratica (IVE), con un trattamento dignitoso che sia rispettoso della riservatezza della persona.

Al Capitolo II, l'articolo 11 prevede che tutti i sistemi sanitari, sociali e confezionati debbano garantire la pratica gratuitamente; in più che sia garantita su tutto il territorio nazionale.

Al Capitolo III, l'articolo 12 vorrebbe prevenire le gravidanze indesiderate attraverso l'accesso ad informazioni e a metodi contraccettivi efficaci; con un'educazione sessuale completa.

Al Titolo III, nelle Disposizioni Finali, all'articolo 20, si legge: "Il progetto inviato dal Potere Esecutivo coincide con quello presentato dalla Campagna Nazionale per il Diritto all'Aborto Legale, Sicuro e Libero, che ha ottenuto la mezza sanzione dai Deputati nel giugno 2018.". In più il progetto prevede l'obiezione di coscienza dell'operatore; ma al contempo deve mantenere la decisione in tutte le aree, pubbliche e private, in cui eserciti la professione; nonché indirizzare la paziente da un altro professionista in modo temporaneo e tempestivo, senza indugio; infine deve adottare tutte le misure necessarie per garantire l'accesso alla pratica.

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Per maggiori informazioni lascio il testo integrale del disegno di legge.