#Siria: centinaia di detenuti bambini in un carcere in rivolta
Al centro di detenzione di Ghweiran, uno tra i più grandi nel nord-est della Siria, c'è stato un tentativo di evasione con due autobomba; questo ha scatenato rappresaglie fra i guerriglieri del Daesh e forze di difesa siriane (SDF) a guida curda che controllano la prigione, anche nelle aree residenziali di Al-Hasekeh.
Le SDF hanno affermato di aver preso un certo numero di fuggitivi, molti si sarebbero nascosti nella città di Al-Hasakeh facendo scappare migliaia di persone per paura. Quasi 300 detenuti sono stati uccisi durante i combattimenti dentro e intorno alla prigione. Le forze curde sostenute anche dal supporto aereo della coalizione occidentale, hanno dichiarato il coprifuoco in tutte le aree sotto il loro controllo della città.
Alcuni "membri sospetti" del Daesh hanno preso controllo dell'edificio principale del carcere, fonti riferiscono che avrebbero in ostaggio personale carcerario.
L'OHCHR si è detto alquanto preoccupato per la sicurezza e il benessere di centinaia di minori detenuti. La detenzione minorile dovrebbe essere l'ultima ratio e riguardare un tempo limitato e ben definito. L'Alto Commissariato ha ricordato che nei centri di detenzione in Siria, più precisamente nei campi a cielo aperto di Al-Hol e Al-Roj, ci sono imprigionati e trattati senza alcuna dignità migliaia di bambini ed adolescenti solo con l'accusa che potrebbero essere imparentati con i combattenti del Daesh; i loro 57 Paesi di provenienza anziché rimpatriarli, li trascurano senza prenderli in considerazione.
Nelle prigioni siriane (gestite dalle SDF) migliaia di detenuti vivono in condizioni di assoluto degrado ed insicurezza; c'è uno sovraffollamento impressionante, i reclusi non hanno accesso a cure mediche adeguate e non possono vedere neppure i familiari. Per questo ci sono rivolte frequenti interne, ma anche da cellule dormienti del Daesh.
Fonte:
https://news.un.org/en/story/2022/01/1110502
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