#G20RomaSummit: tanto fumo e poco arrosto

31.10.2021

    Il G20 ha concordato di adottare la Global Minimum Tax sulle società di almeno il 15%, come misura per ottenere un sistema fiscale più equo ed impedire alle aziende di beneficiare di regimi fiscali compiacenti e di non pagare le tasse negli Stati in cui lavorano. Questo sistema, da adottare entro il 2023, segue il percorso tracciato dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OSCE), si baserà su due pilastri: la digitalizzazione e la globalizzazione dell'economia. In questo modo si incoraggiano investimenti e crescita.

    Il primo pilastro stabilisce che le società con entrate per oltre 20 miliardi di euro, possano essere tassate anche nei Paesi in cui avvengono effettivamente i consumi, e non più solo dove hanno la sede legale; il secondo stabilisce il 15% per le imprese con un fatturato di almeno 750 milioni di euro. L'accordo include l'impegno ad eliminare le tasse sui servizi digitali esistenti e altre misure unilaterali simili. In questo senso Italia, Austria, Francia, Regno Unito e Spagna hanno concordato un patto con gli Stati Uniti sulla transizione delle tasse sui servizi digitali esistenti ai nuovi standard internazionali; gli Stati Uniti, viceversa, si sono impegnati a porre fine alle sanzioni commerciali adottate dall'United States Trade Representative (USTR) nei confronti dei loro partner.

    Gli Stati Uniti e l'UE hanno raggiunto un'intesa sulla rimozione dei dazi su acciaio e alluminio; comporterà la rimozione di tariffe doganali che valgono complessivamente oltre 10 miliardi di dollari (8,6 miliardi di euro). Nel 2018, Trump aveva imposto dazi su acciaio (25%) e alluminio (10%) provenienti da Europa e Asia.

    In più sul piano finanziario, l'Argentina critica il debito con il FMI perché condanna intere generazioni. il capitalismo della produzione privilegia la speculazione sullo sviluppo dei popoli, e questo deve cambiare; per un'economia più inclusiva e sostenibile è essenziale mettere al centro le persone e l'ambiente, non "la logica della speculazione finanziaria".

   Inoltre i Grandi della Terra si sono impegnati a vaccinare almeno il 70% della popolazione mondiale nel 2022, distribuendo i vaccini agli LDC, come proposto dall'OMS. L'accordo prevede di vaccinare il 40% della popolazione mondiale quest'anno e il 70% entro il 2022. Inoltre, "molti" di loro hanno difeso la necessità di mantenere una politica "multilaterale" per la ricerca di valide soluzioni che pongano fine alla pandemia.

   Putin ha chiesto il riconoscimento reciproco dei vaccini di fronte alla "concorrenza sleale" e al "protezionismo", perché l'accesso ai vaccini, cure e ad altre risorse non è ancora possibile per tutti i Paesi.

   Invece, sul piano ambientale la sfida più grande è raggiungere un impegno condiviso per rendere le emissioni zero una realtà entro il 2050 o il 2060 che guida la prossima COP26 a Glasgow.

  Macron ha esortato la promozione della transizione ecologica per affrontare l'aumento dei prezzi dell'energia, che "colpisce il mondo intero", condividendo 100.000 milioni di dollari con il sostegno del FMI. Per accelerare la ripresa economica dopo la pandemia è necessaria la cooperazione con gli LDC. Il G20 costituisce l'80% della ricchezza e il 60% della popolazione mondiale.

  Il Monarca Assoluta dell'Arabia Saudita ha chiesto una maggiore "cooperazione multilaterale" tra i leader mondiali e la ricerca di un equilibrio nel mercato energetico per superare la crisi post-pandemia. Salman ha detto che non vede l'ora di una collaborazione per raggiungere il benessere e la prosperità nel mondo intero; il regno continuerà il suo impegno per raggiungere di un equilibrio della sicurezza e stabilità nei mercati energetici, con più energia pulita ed innovazione.

   Il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto di essere "un esempio" nella riduzione delle emissioni di carbonio, campo in cui dovrebbero adattarsi alle "difficoltà" incontrate dagli LDC, a cui dovrebbero fornire "tecnologia e finanziamenti". Xi ha sottolineato il principio delle "responsabilità comuni ma differenziate" e ha assicurato che l'economia cinese è già verso la transizione verde.

  Serve una maggiore collaborazione internazionale per affrontare la pandemia, la ripresa economica globale e la lotta ai cambiamenti climatici, in quanto sono fattori che si intersecano tra loro.

   Sul piano del nucleare gli USA, in un tavolo con Germania, Francia e Regno Unito, hanno manifestato la volontà di tornare al JCPOA (accordo nucleare iraniano) solo a condizione che Teheran lo rispetti. L'accordo sul nucleare è stato firmato nel 2015 tra l'Iran e sei grandi potenze (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito e Germania), ma è stato abbandonato unilateralmente nel 2018 da Trump, che ha reintrodotto le sanzioni contro Teheran.

   Per quanto riguarda la parità di genere la Regina Máxima dei Paesi Bassi, ha chiesto di sostenere le imprenditrici, particolarmente colpite dalla pandemia, e pensa che si possa fare di più; le donne devono avere pieno accesso al credito, ai mercati e alle infrastrutture, affinché siano anche sostenute le piccole e medie imprese.

Articoli affini:

La tassa del 15% sugli utili delle multinazionali potrebbe creare benefici a tutti, ma attenzione ai Paesi in via di sviluppo 

#G20: si dovranno spendere almeno 23,4 miliardi di dollari per porre fine a #COVID19

I tre punti chiave del #G20: migliorare la gestione dell’acqua, ripristinare la biodiversità ed invertire la deforestazione