Era post #Merkel, è rebus per la coalizione tra: Giamaica, Semaforo, Kenya e Germania

28.09.2021

Domenica 26 settembre 2021, la Germania, ha affrontato le prime elezioni dell'era post Angela Merkel; con l'incertezza su come sarà ridisegnato il panorama politico. I tedeschi hanno dovuto scegliere chi comporrà il Budestag (Camera Bassa); gli elettori chiamati alle urne sono stati circa 60,4 milioni.

 La normativa prevede un sistema multiplo di ripartizione dei seggi basato su due voti: con il Erststimme si sceglie un candidato diretto da ciascuna delle 299 circoscrizioni, mentre con il Zweitstimme le liste vengono esaminate a livello regionale. La ripartizione finale, però, deve incorporare i cosiddetti seggi aggiuntivi, in modo tale che se un partito riceve in uno Lande più seggi per voto diretto che per voto di lista, si aggiunge un numero equivalente di seggi. Questo compenso significa che non c'è sempre un numero fisso di seggi nel Bundestag. È ammesso il voto disgiunto: con il secondo voto si può scegliere un partito e con il primo il candidato di un'altra lista. Non è prevista l'astensione, cioè la mancanza di una croce sulla scheda viene considerato come nulla. I nuovi parlamentari entreranno in carica un mese dopo le elezioni e, fino a quando non ci sarà un accordo scritto di governo, la Merkel rimarrà la cancelliera ad interim della Germania. Un sistema elettorale complesso.

La CDU aspira a mantenere il potere dalle mani di Armin Laschet, capo del Governo del Nord Reno-Westfalia, il Land più popoloso, e scosso negli ultimi mesi da ogni tipo di polemica. Nonostante sia il favorito per succedere alla Merkel, dall'annuncio della sua candidatura ha visto il suo blocco perdere una decina di punti nei sondaggi. Ci sono state polemiche, come per le risate controverse in piena alluvione a metà luglio, che non hanno favorito l'immagine del candidato conservatore, il quale si è visto battere dalla candidata dei Verdi, Annalena Baerbock. Il socialdemocratico Olaf Scholz del SPD, vicecancelliere e ministro delle finanze nell'attuale governo, ha venduto un'immagine più stabile di quella del suo rivale nella CDU; la sua affidabile partecipazione ai dibattiti e la sua comprovata esperienza manageriale disegnano è un profilo simile a quello della Merkel.

Nel tradizionale incontro tenutosi tra tutti i candidati alla televisione pubblica per valutare i primi risultati, il leader dei socialdemocratici (SPD), Olaf Scholz, ha spiegato di considerarsi cancelliere, anche se ha aggiunto che "per rispetto degli elettori "Tutti i candidati devono attendere i risultati definitivi prima di annunciare possibili coalizioni di governo. Nessun partito è abbastanza forte da governare da solo. L'SPD, il cui vantaggio nella vittoria è scarso, dovrebbe raggiungere un accordo a due. Nonostante il suo scarso risultato, il "delfino" di Angela Merkel Armin Laschet - Unione Cristiano Democratica (CDU), Unione Cristiano Sociale di Baviera (CSU) - ha insistito sul fatto che i candidati devono davvero trovare un terreno comune.

I risultati mostrano che la SPD ha ottenuto il 25,7% dei voti contro il 24,1% della CDU. L'ago della bilancia spetterà ai Verdi e ai liberali dell'FDP, partner necessari per incoronare sia Scholz che Laschet.

I Verdi - disposti a colludere con alcuni e con altri, ma più vicini all'SPD - hanno ottenuto il 14,8%. È il miglior risultato di sempre, ma non spunta l'obiettivo di far diventare Annalena Baerbock,Cancelliera. I liberali, che puntano nettamente alla coalizione CDU, migliorano leggermente i loro risultati con l'11,5%.

Con questi dati alla mano, sia Scholz che Laschet potrebbero essere cancellieri, però nessuno può governare "da solo" perché non hanno raggiunto i voti necessari per essere primo partito. Matematicamente ci sono diverse possibili coalizioni; le opzioni, che in tutti i casi comprendono sia verdi che liberali, sono: Giamaica (CDU-CSU, Verdi e Liberali), Kenya (CDU-CSU, SPD e Verdi), Germania (CDU-CSU, SPD e Liberali) e il cosiddetto Semaforo (SPD, Verdi e Liberali). Le più fattibili sono la coalizione "semaforo" o "Giamaica". Tutto sembra indicare che gli ambientalisti e l'FDP dovranno mettersi d'accordo nonostante le molte differenze programmatiche.

Il leader liberale Christian Lindner ha annunciato che l'FDP e i Verdi dovranno "fare sondaggi preliminari"; sebbene questi due partiti abbiano programmi molto diversi, sono stati i più enfatici nell'opporsi allo "status quo della grande coalizione".

Dall'altro canto Annalena Baerbock, afferma che soprattutto "è importante poter dialogare in un clima di fiducia con i liberali. Altrimenti siamo destinati a fallire in partenza", questo è pragmatismo dei Verdi.

Le elezioni hanno decretato una crisi aperta per la leadership della Democrazia Cristiana dopo 16 anni di successi con la Merkel.

Il Bundestag avrà i suoi primi due delegati transgender nel prossimo mandato dopo un aumento della quota del partito ecologico con il secondo voto. Le candidate verdi Tessa Ganserer e Nyke Slawik entreranno in parlamento attraverso la lista del loro partito.

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