Città del futuro post #COVID19: più sostenibili che guardano al sociale

30.03.2021

Il report UN-Habitat mostra come i grossi centri urbani possono ridurre l'impatto di future epidemie e diventare più equi, sani e rispettosi dell'ambiente.

Il suddetto report indica che nel primo periodo il 95% dei casi di SarsCov_2 è stato nelle grandi città. Maimunah Mohd Sharif, CEO di UN-Habitat, ha riferito che: "Durante questa pandemia, è stato compito dei governi e delle comunità locali muoversi rapidamente e con decisione per fermare la diffusione del COVID-19 e garantire una risposta efficace"; però non tutti sono stati in grado di rispondere rapidamente ed efficacemente prevenendo la diffusione della pandemia e mitigandone gli effetti. 

Tale relazione suggerisce azioni per una ripresa sostenibile sulla base di prove provenienti da oltre 1.700 città.

Ha rilevato che le disuguaglianze riguardo alla diffusione e alla mortalità da SarsCov_2, sono dovute alla mancanza di accesso ai servizi di base, alla povertà e alle condizioni di vita sovraffollate. Si stima che a causa di questo cataclisma epidemiologico 120 milioni di persone nel mondo saranno spinte nella povertà e il tenore di vita si ridurrà del 23%; in definitiva il reddito è fondamentale per superare al meglio gli effetti.

Quindi secondo l'informativa in questione si deve riconsiderare come le persone si muovano attraverso e nelle città; includendo anche una maggiore attenzione a livello locale sulla pianificazione di quartieri e comunità che siano multifunzionali e inclusivi. 

Le cittadine ben pianificate che combinano spazi residenziali e commerciali con spazi pubblici, insieme ad alloggi a prezzi accessibili, possono migliorare la salute pubblica, l'economia locale e l'ambiente. 

Per la Sharif, il nuovo modello urbano dovrebbe essere in prima linea nei movimenti verso un contratto sociale tra governi, pubblico, società civile e settore privato. Il ruolo dello Stato e dei Comuni dovrebbe essere essenziale nel finanziare il reddito di base universale, l'assicurazione sanitaria universale, gli alloggi universali. 

Per esempio, Claudia Lopez Hernandez, sindaca di Bogotà, ha spiegato come nella capitale colombiana, il loro nuovo contratto sociale dà la priorità a donne e bambini. Si tratta di un "contratto sociale che include le donne, che fornisce loro tempo, tempo per prendersi cura di se stesse, tempo per istruirsi e tempo e capacità educative per rientrare nel mercato del lavoro". Per la Hernandez, avere donne pienamente autonome significa avere società autosufficienti.

Per concludere, il testo in esame in questo articolo delinea nuove priorità e consuetudini; centri urbani "dove salute, alloggio e sicurezza hanno la priorità per i più vulnerabili, non solo per necessità sociali, ma anche da un profondo impegno per i diritti umani per tutti". Vuol dire proteggere i diritti fondiari, nonché migliorare l'accesso all'acqua, ai servizi igienico-sanitari, ai trasporti pubblici, all'elettricità, alla sanità e alle strutture educative e garantire una connettività digitale inclusiva. Bisogna costruire una nuova economia urbana che riduca il rischio di epidemie, e per far fronte ai cambiamenti climatici, sviluppare soluzioni basate sulla natura, investendo in infrastrutture sostenibili per consentire trasporti a basse emissioni di carbonio, facendo leva sulle finanze municipali. In futuro ci si sposterà sempre di più dalle metropoli verso i piccoli centri che saranno un crocevia per migranti climatici interni per qualunque Paese del mondo. Infine il report dichiara che il modo in cui gli ambienti urbani si riprenderanno dalla pandemia avrà un impatto basilare per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in linea con l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Fonte:

https://news.un.org/en/story/2021/03/1088622 

Per altri approfondimenti:

https://unhabitat.org 

https://www.un.org/sustainabledevelopment/development-agenda/ 

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