Le stragi di migranti, attraverso la rotta mediterranea, non si ferma neppure a Natale
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Nemmeno nel periodo natalizio le tragedie nella rotta mediterranea dal nord-ovest dell'Africa si fermano, infatti tra il 21 e 24 dicembre 2021 tre imbarcazioni cariche di migranti si sono inabissate nel Mar Egeo; il bilancio è di oltre 31 morti e un numero imprecisato di dispersi.
Per l'UNHCR, già a fine novembre, 2500 persone sono morte o scomparse facendo la suddetta rotta marittima. È molto ingiusto e totalmente disumano che, per mancanza di corridoi umanitari sicuri, migranti e rifugiati si sentano costretti a mettersi nelle mani di trafficanti spietati.
Questo tipo di disastri si potrebbero tranquillamente evitare se solo ci fosse una vera e ferma volontà di bloccare la tratta di esseri umani; è brutale abituarsi a vedere i corpi che vengono recuperati in mare. Più di 160 persone sono state salvate dalla Guardia costiera ellenica, con il sostegno della Marina e dell'Aeronautica del Paese, nonché da navi mercantili e private. L'UNHCR ha elogiato gli sforzi di tutte quelle persone che hanno tratto in salvo i naufraghi.
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