Europa centrale ed occidentale hanno avuto un’insolita stagione delle piogge in piena estate
Il 14 e 15 di luglio in Belgio, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi, è caduto l'equivalente a due mesi di pioggia in due giorni; queste inondazioni hanno provocato distruzione a cose ed infrastrutture, oltre che la morte di centinaia di persone e si stanno cercando ancora alcuni dispersi.
L'Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), ha riferito che tali forti piogge che hanno causato le inondazioni catastrofiche in Europa occidentale sono solo l'ultimo indicatore che tutti i Paesi devono fare di più per porre un freno a questi eventi estremi indotti dai cambiamenti climatici; si deve intensificare l'azione per il clima, per contenere e fermare l'aumento della temperatura legato all'emissioni di gas serra causate dall'attività umana.
L'OMM ha dichiarato che le forti piogge hanno colpito un territorio che "era già quasi saturo", cioè con un altissimo livello di urbanizzazione e "ingabbiamento" dei fiumi; l'acqua non trovando una via d'uscita, ha esondato ed è stato davvero devastante.
Questa furia della natura ha superato la capacità delle misure di prevenzione attuate dagli Stati colpiti. In generale, l'Europa è preparata, ma quando si verificano eventi estremi, come quelli che si sono verificati in questi giorni, sono molto difficili da affrontare.
L'ONU ha espresso profondo cordoglio per le vittime e la devastazione, dicendosi pronta a contribuire agli sforzi di salvataggio e assistenza in corso, se necessario.
I cambiamenti climatici stanno provocando fenomeni climatici estremi di diversa natura in varie parti del mondo. In contrasto con le condizioni umide del centro Europa, parti della Scandinavia continuano a raggiungere temperature torride di 25°C. Il caldo senza precedenti nel Nord America occidentale ha anche scatenato catastrofici incendi nelle ultime settimane.
Queste ondate di calore senza precedenti, queste inondazioni e altri eventi estremi che sta vivendo l'emisfero settentrionale mostrano un andamento climatico molto insolito, secondo l'Agenzia dell'ONU.
A novembre ci sarà la conferenza sul clima COP26 che si terrà a Glasgow. Nella quale si discuteranno le azioni per rientrare negli Obiettivi dell'Agenda 2030; si dovrà mantenere l'aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi Celsius, o addirittura 1,5°C sopra i livelli preindustriali entro la fine di questo secolo.
Fonte:
https://news.un.org/es/story/2021/07/1494492
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