Nagorno Karabaj, un territorio martoriato da un secolo

27.11.2020

Il Nagorno Karabaj è una regione montagnosa di 4500 chilometri quadrati transcaucasica, controllata de iure dall'Azerbaiyán ma de facto dall'Armenia. Imprigionata in un conflitto durato decenni e anche più...

Da sempre quella piccola regione, in un territorio sconosciuto ai più, è stata teatro di barbarie belliche. I primi conflitti avvennero nella prima guerra mondiale; con la caduta dell'Impero Ottomano ci fu l'espulsione dalla Turchia e il genocidio armeno, il quale fu riconosciuto troppo tardi dal Congresso degli Stati Uniti e dagli Stati membri dell' Unione Europea. In seguito a quella agghiacciante pagina di storia gli armeni decisero di militarizzarsi per difendersi.

Negli anni '90 ci fu un conflitto religioso tra musulmani azeri e cristiani armeni con accuse reciproche di distruggere siti religiosi, con l'intenzione di cancellare la storia dell'altra cultura. In quei anni gli azeri furono indotti a lasciare Kelbajar, con la conseguenza che quel conflitto lasciò in rovina dozzine di moschee.

Verso la conclusione del periodo sovietico un nuovo evento bellico iniziò e i suoi strascichi sono arrivati fino ai nostri giorni. All'epoca l'enclave etnicamente armena in Azerbaigian dichiarò l'indipendenza della Repubblica di Artsakh. L'ONU non l'ha mai riconosciuta ma la ritiene parte dell'Azerbaigian. Nel 1994, dopo decine di migliaia di vittime, un cessate il fuoco mediato dalla Russia e dal gruppo di Minsk dell'Osce che negli anni ha avuto continue e periodiche violazioni. Le ultime rappresaglie del 27 settembre 2020 hanno provocato centinaia di morti.

Le forze azere, all'inizio di novembre, hanno preso la seconda città più grande del Nagorno Karabakh interrompendo l'accesso per rifornimenti militari; in questo modo gli armeni non hanno più resistere. Gli armeni, come altri popoli, chiedono solo di autodeterminarsi.

Il 9 novembre 2020, un accordo di pace negoziato da Vladimir V. Putin, tra Presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliev e il Premier armeno Nikol Pashinyan esorta l'esercito armeno ad abbandonare il territorio conteso e sostituirlo dalle forze di pace russe.

Nel suddetto documento l'Armenia proclama di aprire un corridoio di trasporto per l'Azerbaigian attraverso i suoi territori fino alla regione di Nakhichevan dell'Azerbaigian.

Inoltre l'Armenia dipenderà pesantemente dalla Russia per quanto la sicurezza, compromettendo l'indipendenza dei suoi territori. In più dà alla Turchia un ruolo importante nella regione in questione.

Immediatamente dopo tale accordo il popolo armeno è sceso in piazza per affermare che i patti sono sbilanciati e chiedendo che governo pashiniano rimanga al potere per tutelare la conformità dell'attuazione.

Il Nagorno Karabaj è fonte di enormi interessi economici sia a livello locale che globale. Si auspica che quest'ultimo atto di pace possa porre rimedio a un secolo conflittuale; ma mai senza dimenticare che qualunque popolo ha diritto ad autodeterminarsi soprattutto dopo che ha subito un genocidio ed anni di angherie...

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