La copertura sanitaria universale è un diritto umano fondamentale
L'articolo 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo garantisce che "ogni persona ha diritto a un tenore di vita adeguato che assicuri a lui, come pure alla sua famiglia, la salute..."
La Costituzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che "il godimento del massimo grado di salute che si può raggiungere è uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano".
Dati pre-pandemia SarsCov_2 rilevavano che circa 100 milioni di persone in tutto il mondo erano costrette a vivere al di sotto della soglia di povertà a causa delle spese sanitarie.
A differenza di altre persone, quelle più emarginate, spesso devono sopportare una moltitudine di problemi di salute, ma altresì non sono in grado di esercitare pienamente il diritto alla salute per discriminazioni riguardanti la razza, l'età, l'etnia o altri stati.
Per questo motivo è necessaria la copertura sanitaria universale; cioè una legislazione, ma anche pratiche e politiche atte a rimuovere le disparità.
Con la copertura sanitaria universale tutte le persone e le comunità ricevono tutti i servizi sanitari essenziali di qualità, dalla promozione della salute alla prevenzione, al trattamento, alla riabilitazione e alle cure palliative in modo gratuito. Con tale copertura si ricevono servizi buoni per far fronte alle cause più importanti di malattia e decesso. Se si è dispensasi dal pagamento dei servizi di base, c'è meno rischio di impoverirsi; infatti, molte persone per riuscire a pagare i servizi e cure sanitarie sono costrette ad attingere ai propri risparmi, alla vendita di beni, alla richiesta di prestiti e all'usura, tutto questo preclude un futuro roseo per sé e per i propri figli.
La copertura sanitaria universale copre tutte le componenti del sistema sanitario, il che significa i sistemi di erogazione dei servizi sanitari, gli operatori sanitari, le strutture sanitarie o le reti di comunicazione, le tecnologie sanitarie, i sistemi informativi, i meccanismi di garanzia della qualità, la governance e la legislazione. Inoltre, mira ad avere sempre più risorse disponibili per ampliare la gamma dei servizi sanitari e la protezione finanziaria; ma punta anche a garantire campagne di salute del tipo l'aggiunta di fluoruro all'acqua e il controllo dei siti di riproduzione delle zanzare. Avere la copertura sanitaria vuol dire raggiungere un buon livello di equità, inclusione e coesione sociale.
L'Obbiettivo 3 dell'Agenda 2030 è assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, ciò include la copertura sanitaria universale. Avere una buona salute pubblica non significa non solo guadagnare in termini quantitativi e qualificativi di vita; ma anche porre le basi per uno sviluppo economico a lungo termine. Gli Stati che si stanno prodigando per il raggiungimento degli OSS; si stanno sforzando per migliorare i servizi sanitari.
Per una buona copertura sanitaria universale sono fondamentali due elementi: il rafforzamento dei sistemi sanitari in tutti i paesi ed avere strutture finanziare solide. Se le persone si devono pagare di tasca la maggior parte dei servizi, i poveri non vi potranno accedere, e anche i ricchi soffriranno le conseguenze finanziare di una malattia grave o prolungata. I fondi da fonti di finanziamento obbligatorie (come i contributi obbligatori all'assicurazione sanitaria) consentono la condivisione dei rischi finanziari legati a una malattia tra la popolazione.
Il miglioramento della copertura sanitaria passa anche dalla capacità degli operatori sanitari di fornire un'assistenza di qualità integrata incentrata sulle persone; gli investimenti sul personale sanitario primario sono essenziali ed efficaci in termini di costi per potenziare l'equità nell'accesso ai servizi sanitari di base.
Altri requisiti cardine sono sistemi affidabili per l'approvvigionamento e la fornitura di medicinali, nonché di tecnologie sanitarie e sistemi di digitalizzazione dati; senza tralasciare di prevenzione di informazione sanitaria.
Per una buona copertura sanitaria universale l'importante individuare come vengono finanziati, gestiti e forniti i servizi; non quali. La fornitura dei servizi deve guardare alle esigenze degli individui e delle comunità.
L'assistenza sanitaria dev'essere fornita in un contesto appropriato, con il giusto equilibrio e coordinamento tra la cura dei pazienti esterni e interni; deve integrare i servizi della medicina tradizionale con quelli della complementare, organizzati in base alle richieste e alle aspettative generali dei singoli soggetti e delle società.
La copertura sanitaria universale si misura attraverso due dati: la percentuale di popolazione che può accedere a servizi sanitari essenziali di qualità e la percentuale della popolazione che spende somme ingenti del bilancio familiare per la salute.
L'OMS, insieme alla Banca Mondiale, ha sviluppato un quadro per monitorare i progressi sulla copertura sanitaria universale valutando entrambi i suddetti parametri; tenendo conto sia del livello generale d'assistenza che della misura in cui, le persone di un dato gruppo di popolazione come i poveri o che vivono in zone rurali remote, siano assistite equamente dal punto di vista dell'accesso ai servizi e della protezione finanziaria.
L'agenzia delle Nazioni Unite utilizza 16 servizi sanitari essenziali come indicatori del livello e dell'equità, che raggruppa in quattro categorie:
Salute riproduttiva, madre, neonato e bambino:
- pianificazione familiare;
- assistenza durante la gravidanza e il parto;
- immunizzazione per tutta l'infanzia;
- vigilanza e assistenza sanitaria in caso di polmonite.
Malattie infettive:
- Trattamento della TBC;
- trattamento dell'infezione da HIV con farmaci antiretrovirali;
- trattamento dell'epatite;
- uso di zanzariere trattate con insetticidi per la prevenzione della malaria;
- servizi igienico-sanitari adeguati.
Malattie non trasmissibili:
- prevenzione e trattamento dell'ipertensione;
- prevenzione e trattamento dell'iperglicemia;
- screening del cancro cervicale;
- (no) consumo di tabacco.
Servizi: capacità e accesso:
- accesso ai servizi ospedalieri di base;
- densità degli operatori sanitari;
- accesso ai medicinali essenziali;
- sicurezza sanitaria: rispetto delle normative sanitarie internazionali
Ogni Stato deve lavorare in modo distinto o escogitare mezzi propri per valutare i progressi verso il raggiungimento della copertura sanitaria universale. È interessante anche l'approccio globale basato su misure riconosciute e standardizzate a livello internazionale che facilitano il confronto delle diverse na nel tempo.
L'OMS, per promuovere la copertura sanitaria universale, collabora con diversi partner internazionali:
- 2013 - UHC;
- Alleanza per la ricerca nelle politiche e nei sistemi sanitari;
- Rete P4H per la protezione della salute sociale;
- Partenariato UE/Lussemburgo-OMS per la copertura sanitaria universale;
- Iniziativa per le prestazioni dell'assistenza sanitaria di base.
Per concludere, la copertura sanitaria universale non può comprendere qualunque servizio o cura, indipendentemente dai costi, in quanto nessun paese può sostenere gratuitamente ogni cosa.
Fonte:
https://news.un.org/es/story/2021/04/1490682
Per altri approfondimenti:
https://unric.org/it/obiettivo-3-assicurare-la-salute-e-il-benessere-per-tutti-e-per-tutte-le-eta/
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