Giornata Internazionale in Commemorazione delle Vittime di Atti di Violenza Basati sulla Religione o sul Credo

22.08.2021

     L'ONU, con la risoluzione A/RES/73/296, ha decretato il 22 agosto come Giornata Internazionale in Commemorazione delle Vittime di Atti di Violenza Basati sulla Religione o sul Credo; tale Giornata è il giorno seguente quella in ricordo alle vittime del terrorismo.

   Con questa Giornata si vuole ribadire l'importanza di fornire assistenza e supporto, in conformità con la legge applicabile, alle vittime e ai loro familiari di crimini basati sulla religione o sul credo.

   La risoluzione delle Nazioni Unite, non solo condanna gli atti violenti contro le persone, ma anche gli atti diretti contro le loro case, imprese, proprietà, scuole, centri culturali o luoghi di culto, nonché tutti gli attacchi che violano il diritto internazionale; inoltre offensive rivolte contro luoghi, siti e santuari religiosi.

    Le risoluzioni contro le vittime di crimini religiosi e quella delle vittime di terrorismo sono strettamente correlate; bisogna lavorare insieme per migliorare l'attuazione dei regimi legali esistenti che proteggono le persone dalla discriminazione e dai crimini di odio, aumentando gli sforzi interreligiosi, interclericali, interculturali e favorendo l'espansione dell'educazione ai diritti umani; questi sono i fattori principali principali per combattere gli episodi di intolleranza, discriminazione e violenza contro le persone sulla base della religione o del credo.

    I 193 Stati membri sono obbligati a promuovere e proteggere i diritti umani, compresi quelli appartenenti alle minoranze religiose.

    La libertà di religione o di credo, la libertà di opinione e di espressione, il diritto alla riunione pacifica e il diritto alla libertà di associazione sono interdipendenti e si rafforzano a vicenda; svolgono un ruolo di punta nella lotta a tutte le forme di intolleranza e discriminazione.

   In più non deve mai mancare un dibattito di idee aperto, costruttivo e rispettoso, nonché il dialogo interreligioso ed interculturale, ad ogni livello partendo da quello locale per arrivare a quello internazionale; solo così si potrà effettuare un'efficace lotta all'odio religioso, all'istigazione e alla violenza.

   Inoltre, l'esercizio del diritto alla libertà di opinione e di espressione e il pieno rispetto della libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni, sono determinanti per la democrazia e porre fine all'intolleranza.

   Tuttavia, in tutto il mondo gli attentati, con impronta di odio religioso, continuano soprattutto nei confronti delle minoranze; sono più frequenti ed intensi, spesso hanno un carattere criminale e schemi ripetuti a livello internazionale.

  Per concludere, metodi e pratiche del terrorismo e dell'estremismo violento che conducono a tale fenomeno, in tutte le sue forme e manifestazioni, ovunque e da chiunque siano stati commessi, sono da condannare inequivocabilmente; inoltre, il terrorismo e l'estremismo religioso non può e non deve essere associato ad alcuna religione, nazionalità, civiltà o gruppo etnico.

Fonte:

https://www.un.org/es/observances/religious-based-violence-victims-day 

Per altri approfondimenti:

https://daccess-ods.un.org/access.nsf/Get?OpenAgent&DS=A/RES/73/296&Lang=E  

https://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N17/455/52/PDF/N1745552.pdf?OpenElement

https://daccess-ods.un.org/access.nsf/Get?OpenAgent&DS=A/73/L.85&Lang=E 

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