#Aborto: la Corte Suprema americana potrebbe abolirlo

03.05.2022

Da un po' di tempo già tredici stati degli Stati Uniti hanno approvato le cosiddette leggi trigger che restringono le possibilità della pratica medica dell'aborto quindi di fatto la vietano; nei prossimi mesi sempre più stati repubblicani adotteranno misure simili, ma la cosa più sconvolgente per un Paese democratico è che è trapelato un documento (etichettato come "1st Draft") ancora riservato che potrebbe ribaltare la sentenza Roe v Wade del 1973 ergo abolire il diritto di aborto a livello federale. Ovviamente quando è uscita la notizia milioni di donne e movimenti pro-aborto si sono mobilitati per difendere un diritto conquistato in anni di dure battaglie, anche Biden si è espresso a difesa della suddetta sentenza e la sua amministrazione farà il possibile per far conservazione questo diritto di scelta della donna. Se la Suprema Corte dovesse effettivamente rovesciare la sentenza si ritornerebbe indietro di cinquant'anni e di certo non si metterebbe fine alla procedura medica ma solo si metterebbe a rischio la salute delle gestanti che in qualche modo abortirebbero; per l'organizzazione Planned Parenthood con questa decisione circa 36 milioni di donne potrebbero perdere l'accesso all'aborto.

Per questo motivo i democratici hanno bisogno di più senatori pro-choice per avere la maggioranza alla Camera per tramutare la sentenza Roe in legge e di conseguenza approvarla.

Riguardo a ciò anche governatori di diversi stati democratici tra cui California, New Mexico e Michigan si stanno muovendo affinché il diritto all'aborto entri all'interno delle costituzioni di ogni singolo stato perché tale pratica rimanga sicura, legale e accessibile a tutte.
 
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