#UNITAD: #Daesh perpetrò un genocidio contro gli yazidi

11.05.2021

Il team delle Nazioni Unite che indaga sulle atrocità del Daesh (UNITAD), ha dichiarato che ha prove chiare e convincenti per accertare il genocidio contro la minoranza religiosa yazida.

Il team ha concluso un report che aveva due priorità chiave: fare luce sugli attacchi contro la comunità yazida nella regione di Sinjar, nel nord dell'Iraq, e sull'uccisione di massa di cadetti disarmati e personale militare presso l'Accademia aerea di Tikrit nel giugno 2014.

Dal report si evince che nel villaggio di Kojo, nove fosse comuni, hanno restituito corpi di oltre 100 yazidi. 

Karim Khan, consigliere speciale e capo del UNITAD, ha ricordato che il Daesh ha commesso gravi crimini contro l'umanità, se non ci si convertiva era morte certa; il Daesh sul popolo yazida si è proprio accanito con dei crimini di assurda violenza perpetrata anche su minori, esecuzioni di massa e schiavitù anche sessuale erano all'ordine giorno.

La Nobel per la pace, Nadia Murad, rapita dal Daesh, ha riferito al suddetto Team che la sua etnia ha subito le peggiori atrocità conosciute dall'umanità; ancora sente le mani della nipote strappate dalle sue mentre vennero separate e caricate come bestie su autobus, si ricorda ancora quanto valeva il suo corpo per chi l'ha acquistato e poi venduto; sua madre prima di essere giustiziata anche lei, ha sofferto in un modo incredibile nell'apprendere la sorte dei figli.

Il paper indica che le brutalità del Daesh hanno colpito tutte le etnie dell'Iraq, infatti i cadetti della Tikrit Air Academy erano principalmente musulmani sciiti, furono portati via e molti uccisi; questo è dimostrano da un video di propaganda del Daesh molto chiaro che non lascia nulla all'immaginazione.

Il report riporta che il Daesh ha la capacità di produrre e dispiegare armi chimiche e biologiche, grazie all'occupazione fino alla fine del 2017 dell'Università di Mosul.

Il Daesh poteva contare sull'esperienza di scienziati e professionisti medici nelle sue fila provenienti anche dall'estero; inizialmente ha usato il cloro proveniente dagli impianti di trattamento delle acque, poi testato agenti biologici sui prigionieri e infine sparato 40 missili di gas mostarda sulla città turkmena sciita di Taza Khurmatu.

Il lavoro dell'UNITAD non finirà fino a quando nessuna vittima, nessun figlio dell'umanità verrà lasciato indietro di nessuna comunità sunnita, sciita, cristiana e di altre; per realizzare ciò non basterà di certo semplicemente documentare i crimini, ma sostenere lo sviluppo di una legislazione e architettura legale adeguata in Iraq che consentirà di perseguire i membri del Daesh.

Fonte:

https://news.un.org/en/story/2021/05/1091662