#UNHCR: grande preoccupazione per la decisione della #Danimarca di creare centri per richiedenti asilo in Paesi terzi
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), per quanto riguarda la decisione della Danimarca di istituire "hotspot" per richiedenti asilo in Paesi terzi, si è detto "fortemente contrario agli sforzi dei paesi di esternalizzare o trasferire gli obblighi di asilo e protezione internazionale in altri Stati".
Il Regno di Danimarca, monarchia parlamentare, guidata dalla Premier socialdemocratica Mette Frederiksen, ha votato una nuova legge (con 70 sì e 24 no) sul trasferimento dei richiedenti asilo verso Paesi terzi; questa norma è anche sostenuta dai liberali e dalla destra xenofoba. In effetti, il parlamento di Copenaghen ha approvato emendamenti.
Filippo Grandi, Alto Commissario dell'UNHCR, ha ricordato: "Gli emendamenti entreranno in vigore se la Danimarca concluderà un accordo formale con un paese terzo", ma potrebbe comportare "il trasferimento forzato dei richiedenti asilo e la rinuncia della Danimarca alle sue responsabilità in materia di asilo e protezione dei rifugiati vulnerabili".
Tale legislazione permetterebbe al governo danese di aprire centri per richiedenti asilo in un altro Paese al di fuori dell'Unione Europea. Se il richiedente asilo non ottiene lo status di rifugiato, al migrante sarà chiesto di lasciare il Paese ospitante.
Questa nuova disposizione rafforza le politiche migratorie del governo danese, le più restrittive in Europa. Secondo la stampa, in Danimarca solo 761 persone hanno ottenuto asilo nel 2019 e 600 nel 2020, contro più di 10.000 nel 2015. Il Paese ospita dieci volte meno rifugiati rispetto ai suoi vicini tedeschi o svedesi.
L'UNHCR afferma che questo tipo di politiche restrittive riguardanti i richiedenti asilo vanno contro la lettera e lo spirito della Convenzione del 1951 relativa allo status dei rifugiati, nonché contro quelli del Patto globale sui rifugiati in base al quale i paesi hanno concordato una più equa condivisione delle responsabilità relative alla protezione dei rifugiati.
L'Agenzia dell'ONU ha espresso forte preoccupazione per le decisioni del governo danese; dialogando con i rappresentanti ha offerto consigli e altre soluzioni pragmatiche per trovare mezzi concreti per andare avanti, sia garantendo la fiducia nel popolo danese e allo stesso tempo consentendo alla Danimarca di onorare i propri impegni internazionali; oltretutto tale Stato è da sempre un partner molto prezioso dell'UNHCR.
Detto ciò, quasi il 90% dei rifugiati nel mondo vive nei paesi in via di sviluppo e meno sviluppati che, nonostante le loro risorse limitate, stanno raccogliendo la sfida rispettando i loro obblighi e le loro responsabilità ai sensi del diritto internazionale.
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