#Myanmar: i militari stanno compiendo impunemente per ora crimini di guerra
Il Myanmar, ufficialmente Repubblica dell'Unione del Myanmar, è una repubblica parlamentare sotto dittatura militare, con più di cento gruppi etnici.
Da un po' di settimane i militari stanno reprimendo brutalmente e letalmente manifestazioni pacifiche, stanno uccidendo anche adolescenti inermi
Per questo motivo Alice Wairimu Nderitu, consigliera speciale per la prevenzione del genocidio, e Michelle Bachelet, Alto Commissario per i diritti umani, hanno condannato con forza gli attacchi diffusi e sempre più sistematici dei militari e della polizia contro manifestanti pacifici, nonché altre gravi violazioni dei diritti umani da quando ha preso il potere il 1° febbraio.
Sono state filmate azioni vergognose dove si vede che le forze armate sparano a gente (anche giovanissimi) disarmata che scappa; queste operazioni devono essere fermate immediatamente perché stanno evolvendo in un vero e proprio genocidio.
🇲🇲 Top @UN officials condemn #Myanmar military’s widespread, lethal and increasingly "systematic" attacks on peaceful protesters after bloodiest day since protests began.@UNOSAPG Nderitu and @mbachelet call for an end to systemic impunity in Myanmar.
— UN Human Rights (@UNHumanRights) March 28, 2021
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Ieri tali condotte bellicose hanno avuto un nuovo acme, con le forze di sicurezza che hanno ucciso almeno 107 persone tra cui sette bambini; raccontano fonti molto attendibili e riferiscono che i morti potrebbero essere addirittura di più.
In questi attacchi molte centinaia di persone sono rimaste ferite e detenute in oltre 40 località in tutto il paese, e migliaia di persone sono state arrestate arbitrariamente, molte altre sono state fatte sparire.
Perciò, la comunità internazionale deve agire prontamente per proteggere la popolazione dalle atrocità e crimini di guerra in conformità con la Carta delle Nazioni Unite. Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU deve applicare la sua dichiarazione del 10 marzo che condanna, tra l'altro, la violenza e l'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN).
In qualche modo, funzionari dell'ONU hanno anche chiesto la fine dell'impunità sistemica in Myanmar; per garantire la responsabilità dei crimini del passato e scoraggiare i crimini internazionali più gravi. L'impunità del passato per crimini contro l'umanità nei confronti dei Rohingya e altre minoranze, ha portato alla situazione attuale. Ora sono messe a rischio ulteriormente anche tutte le minoranze etniche e religiose già vulnerabili; l'ONU è profondamente preoccupato per l'impatto che avrà il contesto odierno.
Fonte:
https://news.un.org/en/story/2021/03/1088482
Per altri approfondimenti:
https://www.ohchr.org/en/hrbodies/hrc/myanmarffm/pages/index.aspx
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