Maia Sandu, prima donna eletta Presidente della Moldavia
La Repubblica parlamentare di Moldavia, ex colonia sovietica e paese più povero d'Europa, ha eletto la sua prima Presidente donna.
Maia Sandu è una giovane di 48 anni economista ed europeista. Ha dichiarato che vuole trovare un equilibrio nei rapporti tra oriente ed occidente, tanto che Vladimir Putin, l'omologo russo, ha chiamato subito per riconoscerne la vittoria. La Sandu, altresì, ha riferito: "Non vorrei più che la Moldavia fosse associata a povertà, corruzione e immigrazione.".
Maia Sandu, esponente del partito Azione e Solidarietà, ha sconfitto Igor Dodón al secondo turno col più il 50% dei voti soprattutto grazie al voto all'estero.
Siccome la Moldavia è una repubblica parlamentare e non presidenziale, la nuova Presidente, per riuscire a governare meglio con l'appoggio del Parlamento, ha chiesto di indire elezioni subito, in quanto, con i suoi 37 deputati, il Partito dei Socialisti della Repubblica di Moldavia, pur non essendo maggioranza, gli consente un ampio margine di manovra.
Un tema tra i più delicati e scottante è il conflitto congelato in Transnistria. Grande motivo di scontro durante la campagna elettorale perché ovviamente Dodón, appoggiato da Mosca, sostiene che: "Di fatto, la Crimea è russa"; viceversa Maia Sandu si è espressa per il rispetto per l'integrità territoriale ucraino, infine per il ritiro delle truppe di pace russe che si trovano lì dal lontano 1992 in quanto il contingente dovrebbe avere più rappresentanti non solo uno.