#LoiDeSecuritéGlobale: “Liberté; Égalité, Fraternité” mica tanto

04.12.2020

Da un po' di giorni si parla tanto della "Loi de Securité Globale" in Francia. Questa legge sulla sicurezza globale ha scatenato proteste di centinaia di migliaia di persone, avvocati e organi di stampa.

Al di là del famoso, e notevolmente contestato, "article 24", che proibisce di filmare e fotografare agenti di polizia o forze dell'ordine in azione, la legge sulla "sicurezza globale" contiene molte altre misure che ampliano i poteri delle forze dell'ordine e i loro strumenti.

I primi articoli sono riservati alla polizia municipale. All'interno di un esperimento triennale, le forze di polizia municipali con più di 20 agenti, avranno un raggio d'azione più ampio; ora potranno fare servizio d'ordine a eventi sportivi, ricreativi o culturali. Inoltre potranno contestare reati quali ubriachezza pubblica, ricettazione in suolo pubblico, guida senza patente o assicurazione, occupazione abusiva, deturpamento e imbrattamento, invasione di terreni comunali. Avranno il potere di fermare e sequestrare un veicolo; d'altro canto, non potranno verbalizzare le corse clandestine e le pratiche acrobatiche di motocross urbane. L'armamento obbligatorio degli agenti, la creazione di un'accademia nazionale di polizia municipale, proposti dai Deputati Jean-Michel Fauvergue e Alice Thourot, non sono stati votati nel disegno di legge.

A seguire si stabilisce la creazione di una forza di polizia municipale a Parigi, con 5.000 poliziotti entro il 2024, dotati di bastoni "Tonfa", per contrastare l'inciviltà. La polizia municipale di Parigi dovrebbe essere istituita nel 2021.

Inoltre la legge contempla la supervisione e disciplina meglio le società di sicurezza privata, cosa molto difficile soprattutto per il subappalto.

D'ora in poi, queste società sono incoraggiate ad assumere poliziotti, così consentendo più occupazione e pensionamenti.

Gli agenti delle suddette società, da qui in avvenire, potranno eseguire perquisizioni fisiche, effettuare rilevazioni con i droni e, occasionalmente e previa l'autorizzazione del Prefetto, svolgere missioni di sorveglianza contro atti terroristici nelle pubbliche vie. Tuttavia saranno puniti più severamente "en cas de dérapage" una sorta di "violenza gratuita", come gli aggressori, fautori di violenza fisica o minacce.

Mentre all'articolo 21 si stabilisce di rendere pubblica la registrazione e il funzionamento di "telecamere pedonali", utilizzate dalla polizia e dai gendarmi in specifici frangenti, con lo scopo di "informare il pubblico sulle circostanze" delle operazioni. Tali riprese possono essere trasmesse in tempo reale alla sala di controllo. Gli agenti che hanno attuato la registrazione potranno consultare queste immagini quando stilano un verbale o fanno un intervento, ma non recuperarle, cancellarle o modificarle.

Di seguito, ai sensi dell'articolo 22 del D.lgs. in questione, si decreta che durante le manifestazioni, al fine di prevenire aggressioni, furti o traffici di armi, esseri umani o droga, o per la sorveglianza dei "rodéos", la polizia sarà autorizzata ad utilizzare droni dotati di telecamere nelle zone particolarmente esposte a tali tipologie di azioni delittuose. Ovviamente la popolazione dovrà essere informata di questo supporto aereo. La Thourot ha affermato: "Se non ci sono indagini aperte, le registrazioni vengono conservate per 30 giorni.".

Inoltre chi commette reati contro funzionari eletti, personale militare, agenti di polizia e di gendarmeria e vigili del fuoco, non potrà più godere della remissione della pena. Oggigiorno la riduzione della pena viene quantificata automaticamente, per cada detenuto, in base alla sentenza emessa. Fino a questo momento solo i terroristi non hanno potuto godere di tale istituto.

Per di più l'articolo 25 dà il diritto agli agenti di polizia di portare le armi al di fuori dell'orario di servizio, e non può essere loro negato l'accesso a un luogo aperto al pubblico.

Per giunta in un altro articolo si legge che i militari schierati nell' "Opération Sentinelle", la disciplina sulle armi sarà allentata. I soldati, come le forze dell'ordine, potranno mettere fine a un "parcours criminel".

Infine chi non è professionista sarà punito per l'acquisto, il possesso, l'uso e la vendita di fuochi d'artificio.

Per concludere si pone l'accento sull'articolo 24 che ha fatto più clamore per questo è stato ritirato e sarà riscritto. Avrebbe punito la diffusione di immagini o elementi identificativi di agenti di polizia o gendarmi quando sono in funzione. Non avrebbe vietato la trasmissione delle immagini alle autorità amministrative e giudiziarie; però avrebbe potuto minare la libertà di stampa e magari di riportare una prova, da un soggetto qualsiasi, per un eventuale provvedimento giudiziale. La prima cosa che insegnano quando si studia giurisprudenza è che foto, video, audio e scritti sono fondamentali per un giudizio.

Chi vuole una giustizia giusta ed equilibrata si deve associare a molte categorie della società, tra cui collettivi e famigliari delle vittime della polizia, che chiedono a gran voce la cancellazione totale della "Loi de Securité Globale".

È dai tempi di Sarkozy che le forze dell'ordine hanno strumentazioni maggiormente più repressive, sofisticate e letali; viceversa, le norme tutelano sempre più l'impunità delle forze di sicurezza.

Gérald Darmanin, Ministro dell’Interno, ha proposto un emendamento che garantisca la libertà di stampa. 

Dov'è finito il bellissimo lemma francese "Liberté, Égalité, Fraternité"?

Per maggiori informazioni:

https://www.assemblee-nationale.fr/dyn/15/textes/l15b3452_proposition-loi<br>