Legge Zan, una legge di civiltà!

05.11.2020

Finalmente da ieri 4 novembre 2020 l'Italia, dopo anni di lotta, è un po' è più civile.

È stata discussa (alla Camera con 265 voti a favore e 193 contro) la legge C. 569 "Modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere", la cosiddetta legge Zan sull'omotransfobia. Ora deve passare al Senato per l'approvazione definitiva.

Tale normativa è stata fortemente caldeggiata dal Partito Democratico. In un primo momento conteneva misure che prevenivano le discriminazioni per ragioni riguardanti l'orientamento e l'identità sessuale; però durante la discussione in aula si è preferito estendere le misure di protezione alla misoginia (discriminazione di genere) e alle persone con disabilità.

L'opposizione dei partiti di destra ha definito questa legge di civiltà, come "liberticida" che introduce il "reato di opinione per questioni relazionate con il sesso e il genere". Fratelli d'Italia ha fatto un 'bel teatrino' con i suoi esponenti che si sono imbavagliati; unitamente ad alcuni di Forza Italia hanno riferito che sarà la prima legge che elimineranno quando saranno al governo. Viene fortemente osteggiata perché istituisce il 17 maggio come Festa Nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, con iniziative anche nelle scuole primarie. L'educazione al rispetto deve iniziare da piccoli...

La maggioranza composta dai Dem, il Movimento 5 stelle ed altri progressisti l'ha votata in blocco; dichiarando che la legge Zan si ispira ai principi di uguaglianza e dignità sociale stabiliti dalla Costituzione e combatte i reati d'odio.

La legge in questione inoltre istituisce la compilazione delle statistiche sulla discriminazione di genere che l'Istituto di Statistica, previa consultazione dell'Osservatorio sulla sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad), dovrà realizzare con cadenza minima di tre anni anni.

In più, con lo stanziamento di 4 milioni di euro per il Fondo per le politiche dei diritti e delle pari opportunità, si dovranno realizzare centri anti discriminazione per l'appoggio di vittime della violenza omotransfobica.

L'articolo 2 emenda il Codice Penale integrando la circostanza aggravante della discriminazione basata su sesso, genere, orientamento sessuale o identità di genere o disabilità.

La legge Zan è solo il primo passo per l'ampliamento dei diritti LGBTQ in Italia.

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