#Latam: la Circular Economy Coalition, in una prospettiva di ripresa post COVID-19

03.02.2021

Alcuni Paesi latinoamericani e Caraibi, tra cui: Colombia, Costa Rica, Perù e Repubblica Dominicana faranno parte della prima Circular Economy Coalition; un'iniziativa che cerca di promuovere un'economia sostenibile, in cui l'inquinamento viene eliminato e la rigenerazione dei sistemi naturali è consentita, contribuendo a proteggere la biodiversità e combattere il cambiamento clima. Anche in un'ottica di transizione verso un sistema economico sostenibile come parte della ripresa post COVID-19.

Durante un evento virtuale parallelo alla XXII Riunione del Forum dei Ministri dell'Ambiente della regione organizzata dal Governo delle Barbados, con il sostegno del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP), è stata lanciata la suddetta coalizione o meglio il comitato direttivo di alto livello; il quale sarà rinnovato ogni due anni.

Gli otto partner permanenti di altissimo rilievo sono: il Climate Technology Center and Network (CTCN), la Ellen MacArthur Foundation, la Inter-American Development Bank (IDB), la Konrad Adenauer Foundation (KAS), la Platform to Accelerate the Circular Economy (PACE), l'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (UNIDO), il Forum economico mondiale (WEF) e l'UNEP.

il Ministro dell'Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile della Colombia e presidente della coalizione, ha dichiarato: "Il pianeta non può più supportare il nostro modo di estrarre, utilizzare e sprecare risorse. È urgente costruire una visione regionale comune sull'economia circolare. La Coalizione che abbiamo lanciato oggi aiuterà a fare proprio questo e ad attuare pratiche concrete e misurabili.".

Questa Coalizione ha come obbiettivo sostenere i governi e il settore privato, in particolare le piccole e medie imprese (PMI), per accedere a finanziamenti adeguati, così da mobilitare risorse per l'innovazione e l'attuazione di progetti specifici in quell'area geografica; mirando ad un approccio di collaborazione tra governi, aziende e società nel suo insieme.

L'economia circolare si basa su un modello economico resiliente, diversificato e inclusivo che crea opportunità di crescita sostenibile, in netto contrasto con l'attuale: "prendi, crea e scarta". Creando produttività economica a lungo termine e posti di lavoro green, affrontando sfide di estrema attualità che non possono più aspettare come il cambiamento climatico, l'inquinamento e la perdita di biodiversità a livello globale.

Questo tipo innovativo di economia green che guarda al futuro promuove l'eco-design; il che significa mantenere in uso tutti i prodotti e materiali, anche i rifiuti, eliminando così l'inquinamento e consentendo la rigenerazione dei sistemi naturali.

Per l'International Resource Panel dell'UNEP, l’adozione di questi principi può ridurre l'uso di materie prime fino al 99%, di conseguenza contribuendo a proteggere la biodiversità.

Oggi le discussioni sul clima vertonosulla transizione verso le energie rinnovabili e l'efficienza energetica, le quali riducono il 55% delle emissioni totali di gas serra. Per la Ellen MacArthur Foundation, l'economia circolare potrebbe abbattere l'ulteriore 45% delle emissioni generate dal modo di produzione ed utilizzazione dei beni, nonché dalla produzione di cibo.

Il Direttore regionale dell'UNEP per l'America Latina e i Caraibi, Leo Heileman, ha dichiarato: "La creazione di questa coalizione ribadisce l'impegno della regione per l'attuazione dell'Agenda 2030, con particolare attenzione all'OSS 12 sul consumo e le produzioni sostenibili, attraverso la promozione dell'innovazione, delle infrastrutture sostenibili e di un'economia inclusiva e circolare"; concludendo: "È tempo di riconoscere che i modelli di produzione e consumo sono la causa principale della triplice crisi globale del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità e dell'inquinamento. Cogliamo questa opportunità unica per ripensare la nostra economia lineare e riconfigurare questi modelli insostenibili.".

Fonte:

https://news.un.org/es/story/2021/02/1487482

Per altri approfondimenti:

https://www.unep.org