La Giornata Mondiale dell’Educazione ai tempi di COVID-19

24.01.2021

António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, in occasione della Giornata Mondiale dell'Educazione che si celebra il 24 gennaio, ha dichiarato: "Dobbiamo fare molto di più per promuovere il raggiungimento dell'obiettivo di sviluppo sostenibile 4, che mira a garantire un'istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti.".

L'articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Dell'uomo tutela il diritto all'istruzione, l'istruzione primaria dev'essere obbligatoria e gratuita. La Convenzione sui diritti dell'infanzia del 1989, stabilisce che in tutti i paesi l'istruzione superiore dev'essere accessibile a tutti.

La comunità internazionale ha riconosciuto l'istruzione come chiave essenziale per il successo dell'Agenda 2030 e dei suoi 17 obiettivi. Nello specifico, l'obiettivo numero 4 di Sviluppo Sostenibile ha il fine di "garantire un'istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti", appunto il entro il 2030.

Celebrare la Giornata Internazionale dell'Istruzione in tempi di pandemia non è facile, la chiusura di scuole, università e altri centri di insegnamento, si portano dietro gravi conseguenze senza precedenti. Circa 1,6 miliardi di studenti in più di 190 paesi, hanno sofferto gli effetti della pandemia SarsCov_2; per questo è necessario lavorare assieme per porre l'istruzione e la formazione continua al centro del recupero e della trasformazione verso società più inclusive, sicure e sostenibili. Ora più che mai bisogna ripristinare e rivitalizzare l'educazione per la generazione COVID-19.

L'UNESCO e i suoi partner hanno lanciato il festival "Learning Planet” per celebrare l'apprendimento in tutti i contesti e condividere sistemi innovativi che sviluppano il potenziale di ogni studente, indipendentemente dalle circostanze.

Nel contesto pandemico, raggiungere l'istruzione universale non è un'impresa semplice in quanto, anche molti Stati sviluppati, stanno avendo una dispersione scolastica disarmante allarmante, che colpisce soprattutto le fasce più deboli. Questo non è un bene perché la cultura è una via d'uscita per un futuro migliore sfuggendo dalla povertà. Oggi, 258 milioni di bambini e giovani non vanno ancora a scuola, 617 milioni di bambini e adolescenti non sanno leggere o non hanno le base della matematica. Meno del 40% delle ragazze nell'Africa subsahariana completa l'istruzione secondaria inferiore, e circa 4 milioni di bambini e giovani rifugiati non possono frequentare la scuola; questo è inaccettabile perché possedere cultura aiuta a lottare contro le ingiustizie dell'umanità.

Per raggiungere la parità di genere e interrompere il ciclo della povertà economica, i governi sono tenuti a garantire un'istruzione di qualità, inclusiva ed equa per tutti e opportunità di apprendimento permanenti.

Per concludere, siccome mia madre dice sempre che parlo solo di temi tetri, funesti e lugubri; oggi vi do una piccola chicca e curiosità...

Dal 2020, l'UNESCO il 24 gennaio commemora anche la Giornata Mondiale della Cultura Africana e Afro-discendente. Data che cerca di celebrare la ricchezza della cultura africana, i suoi ritmi, la sua arte, le sue credenze; insomma tutto ciò che rende speciale la cultura primordiale di Madre Terra Africa.

Fonte:

https://www.un.org/es/observances/education-day 

Per altri approfondimenti:

https://unric.org/it/obiettivo-4-fornire-uneducazione-di-qualita-equa-ed-inclusiva-e-opportunita-di-apprendimento-per-tutti/ 

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