La detenzione minorile ai tempi del #COVID19

15.11.2021
© UNICEF/Alessio Romenzi
© UNICEF/Alessio Romenzi

Per il rapporto "La detenzione dei bambini ed adolescenti ai tempi del COVID" dell'UNICEF 84 Paesi hanno riportato in sicurezza alle proprie famiglie decine di giovani detenuti dall'aprile 2020, a seguito dell'allarme lanciato all'epoca dall'Agenzia sui rischi che si corrono a contrarre il virus nei centri di detenzione.

Henrietta Fore, CEO dell'UNICEF, si è complimentata con chi ha protetto i minori privati ​​della libertà durante la pandemia. Da tempo si sa che i sistemi giudiziari non sono consoni per la detenzione minorile, questo si è aggravato con l'arrivo di SarsCov_2.

Proteggendo i giovanissimi da condizioni che avrebbero potuto esporli a malattie gravi, questi Stati hanno saputo superare le resistenze dell'opinione pubblica e portare avanti soluzioni giudiziarie innovative ed adatte ai carcerati di giovane età. Questo dimostra che soluzioni giudiziarie adatte ai minori sono più che fattibili. In tutto il mondo, bambini e ragazzini sono stati detenuti, compresi quelli in custodia prima e dopo il processo, o nei centri di detenzione per immigrati. Sono stati anche detenuti in relazione a conflitti armati o alla sicurezza nazionale, o vivono con i loro genitori detenuti.

Le carceri spesso sono sovraffollate e i bambini non hanno accesso adeguato ai servizi di nutrizione, assistenza sanitaria ed igiene. Sono anche vulnerabili all'abbandono, agli abusi fisici e psicologici e alla violenza di genere. Inoltre, a molti viene negato di cercare un avvocato ed avere l'assistenza della famiglia.

L'Agenzia ONU per l'infanzia ha affermato che la pandemia ha profondamente colpito il sistema giudiziario per i minori. In molti Paesi i confinamenti hanno costretto persino la chiusura dei tribunali e hanno limitato l'accesso alla giustizia e ai servizi sociali essenziali. Ci sono prove che molti bambini, compresi quelli che vivono per strada, sono stati detenuti per aver violato gli ordini del coprifuoco della pandemia e le restrizioni di circolazione.

Secondo il resoconto dell'UNICEF, nel mondo ci sono circa 261.000 bambini che hanno problemi pendenti con la giustizia e che sono in stato di detenzione. Questa, purtroppo, è solo una stima approssimativa in quanto molti registri giudiziari amministrativi sono incompleti o inadeguati; quindi si pensa che la cifra reale potrebbe essere molto più alta.

Per questo si chiede ai governi e alla società civile di reinventare il sistema giudiziario e porre fine in modo sicuro alla detenzione di tutti i bambini; in quanto la carcerazione di qualsiasi minore è la prova del fallimento del sistema. I sistemi giudiziari progettati per proteggere e sostenere tale categoria di soggetti spesso esacerbano le loro sofferenze.

Per togliere i minori dalle carceri bisogna: investire nella sensibilizzazione sui diritti legali dei bambini nei sistemi di giustizia e welfare; estendere l'assistenza e la rappresentanza legali pro bono; dare priorità alla prevenzione e all'intervento precoce; porre fine alla detenzione dei bambini attraverso riforme legali per aumentare l'età della responsabilità penale; garantire giustizia per i bambini che sono sopravvissuti a violenze sessuali, abusi o sfruttamento; investire in processi che tengano conto dei bambini e del genere; istituire tribunali specializzati in minori , nonché tribunali virtuali e mobili.

Fonte:

https://news.un.org/es/story/2021/11/1499992 A