#IrlandaDelNord: per #TheTroubles sembra che non ci sarà giustizia certa

18.08.2021

Da poco Brandon Lewis, Segretario di Stato britannico per l'Irlanda del Nord, ha annunciato che il Regno Unito ha deciso di non proseguire più con i procedimenti giudiziari riguardanti le gravi violazioni durante "the Troubles", cioè il conflitto dell'Irlanda del Nord durato 30 anni; gli esperti indipendenti nominati dal Consiglio per i diritti umani dell'ONU hanno detto che questo instaurerebbe di fatto un'amnistia di fatto e un'impunità generale per le gravi violazioni dei diritti umani commesse durante quel periodo.

Nel conflitto, iniziato negli anni '60, più di 3.500 persone furono uccise e altre 40.000 ferite. I combattimenti tra le forze britanniche e l'Irish Republican Army (IRA), ealtri gruppi paramilitari attraverso il divario settario cattolico-protestante nell'Irlanda del Nord, si sono conclusi, per la maggior parte, con la firma dell'Accordo del Venerdì Santo nell'aprile 1998.

L'UK ha giustificato la suddetta decisione affermando che la giustizia penale può impedire la verità, il recupero delle informazioni e la riconciliazione.

D'altro canto, i Difensori dei diritti hanno riferito che la decisione non deve fondere la riconciliazione con l'impunità, osservando che la giustizia penale è un pilastro essenziale dei processi di giustizia di transizione. I principi basilari ad un approccio alla Transitional Justice sono: verità, giustizia, riparazione, commemorazione e garanzie di non ricorrenza; i processi basati su questo tipo di giustizia segnano il passaggio da un assetto autoritario ad uno democratico; si confacciano perfettamente per una guerra civile o un periodo dittatoriale, in modo tale da ristabilire la pace e la democrazia.

L'Addressing the Legacy of Northern Ireland's Past prevede l'istituzione di un nuovo organismo indipendente in cui le persone potranno ricevere informazioni sui propri cari morti o feriti nel conflitto; inoltre, chiede l'adozione di un'iniziativa di storia orale.

In questo modo, si preclude il perseguimento della giustizia e della responsabilità per i gravi fatti commessi durante i disordini, si vanificano i diritti delle vittime alla verità e a un rimedio effettivo per il danno subito, ponendo il Regno Unito in flagrante violazione dei suoi obblighi internazionali.

Per gli Esperti tale piano non sembra includere misure per stabilire la piena portata della verità sulle violazioni dei diritti umani perpetrate durante i Troubles e sulle circostanze, le ragioni e le responsabilità che le hanno portate; in più, non pare tutelare che verità sia accessibile a tutte le vittime, e alla società nel suo insieme, con la dovuta considerazione dei bisogni e della sicurezza delle vittime e con il loro pieno consenso.

È stato evidenziato l'insufficiente chiarimento che circonda le proposte delle dichiarazioni di riconoscimento da parte dei vari attori nei Troubles, e come questo sarebbe conforme agli standard internazionali per quanto riguarda la fornitura di scuse pubbliche.

Fonte:

https://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=27371&LangID=E