In #Myanmar continuano le violazioni dei diritti umani

14.06.2022

La situazione in Myanmar, per quanto riguarda i diritti umani, da diversi anni è molto regredita e sta continuando a deteriorarsi; per questo l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, durante il Consiglio dei Diritti Umani, oggi ha denunciato le ripetute violazioni. Michele Bachelet ha riferito che il popolo soffre ancora le conseguenze devastanti del colpo di stato militare del febbraio 2021 e che persiste un circolo vizioso tra povertà, spostamento di persone ed abusi delle garanzie fondamentali.

Questo lo si evince dal fatto che esiste un uso sistematico e diffuso delle tattiche contro la popolazione civile, per le quali ci sono ragionevoli motivi per credere che siano stati commessi crimini contro l'umanità e di guerra. Da febbraio 2021 gli omicidi commessi dai militari sono 1900 e tale cifra sta aumentando, il numero dei rifugiati interni ammonta ad un milione ed inoltre altri 14 milioni di individui hanno urgente bisogno di aiuti di umanitari.

Purtroppo il colpo di stato militare ha paralizzato l'economia, con milioni di persone che hanno perso l'impiego o le fonti di sostentamento nell'ultimo anno. Il valore del Kyat birmano è crollato ed i prezzi dei prodotti essenziali sono saliti di molto.

In base a tutto quello che si è detto in quest'articolo gli Stati membri del Consiglio, in particolare quelli con maggiore vicinanza ed influenza, dovrebbe intensificare la loro pressione sui leader militari.

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