Il marasma costituzionale del Titolo V ai tempi del Covid-19
Negli Stati federali, come Stati Uniti e Germania, Regioni sono nate prima degli Stati e si sono federate per far fronte ai bisogni comuni.
L'Italia nasce come Stato unitario. Le 20 regioni italiane sono troppo piccole e deboli per pensare ad un federalismo seppur differenziato.
La Legge Costituzionale n. 3/2001, che riforma il Titolo V della Costituzione, è nata come semplice accordo tra partiti e governo. In Italia, le riforme costituzionali, anziché essere complete sono sempre incomplete. In questo quadro perché non mettere in Costituzione anche la Conferenza Stato-Regioni?
Il marasma costituzionale, rimpallo tra Stato e regioni, di questi giorni infausti di pandemia da SarsCov2, è dato anche dal fatto che l'art. 119 è stato completamente inatteso..
Al comma 1 afferma che: "I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa, nel rispetto dell'equilibrio dei relativi bilanci, e concorrono ad assicurare l'osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea."
![](https://00a4c38c9f.clvaw-cdnwnd.com/233450dcd1f4c64b515aef34837035ff/200000008-7640676408/A2C93F6A-519F-47CA-9064-29FE8267DDEE.jpeg?ph=00a4c38c9f)