Il conflitto in Ucraina mette in allarme l’UNCTAD
La guerra in Ucraina provocata da Putin sta avendo ripercussioni economiche sull'economia globale. La Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD) ha ridotto le stime di crescita globale nel 2022 dell'1% collocandole al 2,6%, a settembre 2021 aveva fatto previsioni di crescita del 3,6% circa. Si stima che la performance economica dell'Unione europea diminuirà in modo significativo così come in parti dell'Asia centrale e meridionale.
Il conflitto in Ucraina, per via del coinvolgimento di due Stati grandi esportatori di farinacei in tutto il mondo, ha ulteriormente peggiorato le condizioni di crescita mondiale oltre alla crisi climatica e pandemia.
I Paesi in via di sviluppo non riescono a fronteggiare l'aumento dell'inflazione e l'onere del debito di trilioni di dollari, il suddetto Organismo dell'ONU ha dichiarato che le misure atte a sostenere l'instabilità dei tassi di cambio, l'aumento dei tassi di interesse e l'aumento vertiginoso dei prezzi del cibo, dei fertilizzanti e del carburante nei Paesi poveri sono alquanto inadeguate. Ciò detto, probabilmente i grandi esportatori di materie prime trarranno benefici dall'aumento dei prezzi.
Invece per quanto riguarda una una riforma fiscale multilaterale su larga scala, alla stregua dell'ambizioso Piano Marshall, l'Agenzia dell'ONU asserisce che è molto importante per migliorare la liquidità finanziaria degli LDC, a tal proposito sta facendo pressione sul FMI affinché scenda in campo con l'attivazione di strumenti di finanziamento rapido. Anche Stati relativamente ricchi (cioè a medio reddito come Egitto, Sri Lanka, Pakistan) hanno cercato aiuto al sistema internazionale per rimanere a galla.
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