Il 2021 è stato l’anno dei grandi fenomeni climatici estremi

30.12.2021

L'Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) afferma che gli ultimi sette anni dovrebbero essere registrati come i sette più caldi della storia.

Un raffreddamento del fenomeno La Niña, all'inizio del 2021, ha influenzato le temperature globali e non ha invertito le concentrazioni di gas serra causate dalle attività umane.

Per l'OMM i bilanci dei governi dovrebbero investire di più nel monitoraggio dei gas serra. Molti eventi meteorologici estremi sono causati dai cambiamenti climatici. C'è urgente bisogno di investire in infrastrutture per la gestione dell'acqua e dei disastri naturali.

Il 2021 è stato caratterizzato da fenomeni atmosferici estremi: ondate record di caldo, piogge torrenziali ed inondazioni, incendi devastanti. I meteorologi si sono affidati alla tecnologia satellitare per prevedere e monitorare meglio questi eventi ed i cambiamenti meteorologici in tutto il mondo. L'impatto economico ed umano sui disastri naturali è persistente e continuerà per tutto il 2022; in questi eventi si perdono migliaia di vite.

Il super tifone Rai o Odete, di categoria 5, ha attraversato le Filippine il 16 dicembre; centinaia di persone sono rimaste ferite o sono morte in un Paese costantemente colpito da disastri naturali.

Un'ondata di caldo in Canada e nelle zone limitrofe degli Stati Uniti nordoccidentali ha aumentato le temperature a quasi 50 °C nella Columbia Britannica a giugno, causando centinaia di decessi ed incendi devastanti. La stessa zona geografica è stata oggetto di forti piogge e inondazioni a novembre.

Un altro esempio è stato la Death Valley, in California, dove i termometri hanno raggiunto i 54,4°C durante diverse ondate di caldo estremo nel sud-ovest degli Stati Uniti a luglio.

Lo stesso è accaduto in alcune parti del Mediterraneo ad agosto. In Italia, il termometro della Sicilia ha segnato 48,8°C; alcuni incendi boschivi sono stati registrati in Algeria, Turchia meridionale e Grecia. A metà luglio, in Germania e Belgio ci sono state molte piogge che hanno provocato frane, inondazioni ed oltre 200 morti.

Altri eventi meteorologici catastrofici si sono verificati in Cina con inondazioni nella provincia di Henan.

A Manaus, in Brasile, il Rio Negro ha raggiunto il suo apice con inondazioni iniziate nel nord del Sud America. Una siccità nel sud del Brasile, Paraguay, Uruguay e nel nord dell'Argentina ha preoccupato le autorità perché ha colpito tutte le piantagioni.

Dall'altra parte del mondo, nel Corno d'Africa, la siccità ha aggravato la crisi umanitaria, anche in Somalia e nel sud del Madagascar.

Per il prossimo anno la suddetta Agenzia confida di proseguire la sua collaborazione con i Paesi membri e i partner per rafforzare i sistemi di allerta in caso di catastrofi ed aiutare a colmare le lacune nelle reti di osservazione delle temperature e dell'acqua negli LDC per salvare vite e mezzi di sussistenza.

Fonte:

https://news.un.org/pt/story/2021/12/1775082 

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