#Draghi: il futuro per una ripresa giovanile e green
Quando il Professor Mario Draghi, ha accettato con riserva l'incarico di formare un governo, ha dichiarato: "La consapevolezza dell'emergenza richiede risposte all'altezza della situazione. Bisogna vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, rilanciare il Paese: sono le sfide che ci aspettano. Abbiamo a disposizione le risorse straordinarie dell'Ue, abbiamo l'opportunità di fare molto per il nostro Paese, con uno sguardo attento al futuro delle giovani generazioni e al rafforzamento della coesione sociale".
L'attenzione di Draghi rivolta ai giovani non è una novità. Anche al Meeting di Rimini ha riferito che è urgente usufruire delle risorse massicce europee proprio per tutelare i giovani dall'incertezza provocata dalla pandemia SarsCov_2, riprendendosi in mano il loro futuro. Il debito pubblico causato dalla crisi pandemica ricadrà sulle nostre spalle ancora a lungo, quindi è essenziale poter accedere a strumenti adeguati per neutralizzarlo.
L'ex Presidente della BCE pensa che "privare un giovane del futuro è una delle forme più gravi di disuguaglianza". Ora il punto centrale non è più la crescita economica fine a sé stessa, ma la grande sfida del futuro è la ricostruzione nel pieno rispetto dell'ambiente. Riguardo a ciò ha detto:"Il ritorno alla crescita che rispetti l'ambiente e non umili la persona è divenuto un imperativo assoluto", aggiungendo che "il ritorno alla crescita e alla sostenibilità delle nostre politiche economiche sono essenziali per rispondere al cambiamento dei desideri delle nostre società [...]. La protezione dell'ambiente, con la riconversione delle nostre industrie e dei nostri stili di vita è considerata dal 75% delle persone nei 16 maggiori Paesi al primo posto nella risposta dei governi a quello che è il più grande disastro sanitario dei nostri tempi"; inoltre: "Per preservare il nostro progetto europeo, dobbiamo essere in grado di affrontare le nuove sfide che ci attendono in relazione al cambiamento climatico, alla disuguaglianza e all'indebolimento dell'ordine globale postbellico [...]. Per riuscirci abbiamo bisogno che diverse aree di giurisdizione cooperino e si rafforzino a vicenda, e non dovremmo mai dimenticare che insieme siamo più forti".
Non c'è più tempo da perdere perché fra poche settimane è prevista la presentazione del Recovery Plan. È arrivata l'era di passare all'azione con decisioni coraggiose, forti e sagge, che veramente si rivolgono alle esigenze delle nuove generazioni e le tutelino; inoltre che tengono conto dell'urgenza di una transizione ecologica delle nostre strutture socio-economiche, senza la quale non c'è più futuro.
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