#DigitalDivide: portare l’istruzione digitale nelle comunità indigene si può!
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La fondazione "El Origen" sta lottando affinché tutti gli studenti di ogni comunità indigena (con approcci specifici) possano avere un'educazione digitale senza nessuna barriera. I membri dell'associazione sono convinti che l'educazione digitale inclusiva sia la soluzione per ridurre i divari economici, sociali ed educativi nel mondo; soprattutto dopo il flagello universale della pandemia SarsCov_2. Hanno portato quest'istanza partecipando alla 59ª sessione (virtuale) della Commissione per lo sviluppo sociale del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.
Tania Rosas, direttrice generale e cofondatrice di questa iniziativa, In un'intervista ha riferito l'importanza della tecnologia digitale condivisa, ma con gli strumenti giusti per ogni persona e comunità; nello specifico ha dichiarato: "Non basta dare Internet a tutti, bisogna creare strumenti specifici a seconda dei contesti che siano personalizzabili e misurabili. Dobbiamo pensare in modo più comune per creare tecnologie e strumenti globali e non pensare globalmente e cercare di avere un impatto a livello di comunità. Il nostro messaggio è che c'è bisogno di creare strumenti inclusivi testati e basati sulla comunità per essere in grado di ridurre efficacemente le lacune.".
Durante il suddetto evento è intervenuta Tania, della tribù dei Wayúu, nata a La Guajira nel 1991 e laureata in Scienze Politiche. La Guajira è la regione con la più grande popolazione indigena della Colombia e anche quella con il più alto tasso di abbandono scolastico e analfabetismo; questa problematica sarebbe superabile con soluzioni personalizzabili. Tania da piccola è stata inserita in un programma educativo, riguardo a ciò ha detto: "Il progetto è il risultato di tutta la mia vita ed esperienza. La mia famiglia è di educatori. Mia nonna aveva una scuola in casa sua per aiutare i bambini che non si adattavano al normale sistema educativo, nelle scuole pubbliche. Mia nonna era di origine africana e lavorava anche con bambini indigeni e non autoctoni che avevano difficoltà ad adattarsi al sistema educativo. Fin da piccola ero molto interessata a generare soluzioni educative, non proprio a fare l'insegnante. Ero molto interessata alla ricerca educativa e alla creazione di soluzioni basate sugli insegnanti, nelle scuole". Lei è nata l'anno in cui è stata proclamata l'ultima Costituzione Politica della Colombia, nella quale gli indigeni venivano riconosciuti come cittadini; di conseguenza non potevano accedere alle scuole pubbliche, ma soltanto a quelle cattoliche le quali reprimevano duramente l'identità indigena. Tania si sente fortunata perché sua nonna era di origine africana, quindi ha potuto accedere a opportunità che altri bambini indigeni non avevano.
Se c'è povertà educativa si hanno emarginazione e vulnerabili dei soggetti più deboli, creando loro dei limiti nello sviluppo.
Così è nato il progetto El Origen; con la missione di far accedere i qualsiasi bambino o giovane nelle comunità vulnerabili a un'istruzione digitale senza alcuna barriera.
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Gli sviluppatori di El Origen hanno creato O-lab, un'applicazione personalizzabile che consente l'accesso a una gamma di materiali educativi in base all'età e convalidati dalle scuole locali o dalle istituzioni educative vicine. Tra i vantaggi di questa applicazione, spicca che funziona con o senza Internet.
La fondazione collabora con il Ministero dell'Istruzione e organizzazioni internazionali per ottenere donazioni di tablet alle scuole comunitarie, che a loro volta distribuiscono ai loro studenti. Oltre a questi contributi, realizza campagne di raccolta fondi tra la popolazione.
Il digital divide era già evidente prima della pandemia, poi il gap è aumentato a dismisura anche nelle zone urbane.
Quest'anno, la Commissione per lo Sviluppo Sociale discute la giusta transizione verso lo sviluppo sostenibile con un'enfasi sul ruolo delle tecnologie digitali nello sviluppo sociale e nel benessere di tutti.
Fonte:
https://news.un.org/es/story/2021/02/1487982
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