#DiadelaMujerIndigena: le donne indigene ancora oggi soffrono una triplice discriminazione

05.09.2021

Il 5 settembre è la Giornata Internazionale delle Donne Indigene; questa Giornata è nata durante il Secondo Incontro di Organizzazioni e Movimenti d'America, si celebra 1983.

L'idea era quella di dare un riconoscimento a tutte le coraggiose donne indigene che hanno svolto e continuano ad avere ruoli di vitale importanza per la sopravvivenza della cultura delle loro tribù, nonché delle loro lingue e forza di carattere.

La scelta della data è dovuta principalmente a un'eroina sudamericana, l'indiana Bartolina Sisa, nata a Cuzco, in Perù, il 24 agosto 1753. Era una donna coraggiosa e lavoratrice All'età di 25 anni, sposò Julian Apaza, che anni dopo sarebbe stato conosciuto come il caudillo Túpac Katari, con il quale avrebbe organizzato la ribellione dei popoli indigeni attraverso le Ande. Nel 1781 scoppiò l'insurrezione indigena chiamata Aymara Quechua; i due capi di questa rivoluzione furono il caudillo e sua moglie, ad armi pari e a livello di comando. Cadde preda del nemico, che promise a Túpac Katari di rilasciarla se avesse soddisfatto le loro richieste. Non lo fece, perché sapeva che era una trappola per distruggere i due capi del movimento; tuttavia, inviò due messaggeri per consegnare oro, coca e cibo a sua moglie. Bartolina fu violentata, picchiata, torturata ed infine impiccata il 5 settembre 1782; però passò alla storia, come una delle donne indigene più coraggiose e virtuose del continente latinoamericano.

Attualmente si stima che solo in America Latina vi siano circa 522 popolazioni indigene e che in totale la popolazione ammonterebbe a 42 milioni di persone. Il 59% sono donne, cioè più della metà; eppure sono le più oppresse sia della società tribale che in generale.

  • di genere: la maggior parte delle società indigene è sessista, motivo per cui privano le ragazze della loro istruzione, alcune di queste culture contemplano persino molte pratiche sessuali come lo stupro;
  • la loro condizione di indigene: molti Paesi vedono gli indigeni come cittadini di seconda classe;
  • la povertà: tutt'ora molte donne indigene non possono possedere la terra in cui vivono e lavorano, ma appartiene all'uomo di casa; a cui devono chiedere il permesso di lavorarla, e anche prendere ciò che viene raccolto.