#UE: deve attuare al più presto politiche pubbliche sull’invecchiamento

20.04.2021

Entro il 2050, circa una persona su quattro nel continente europeo avrà più di 65 anni; per questo motivo la Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE) ha sviluppato linee guida che richiedono la realizzazione di un quadro strategico per assicurare la considerazione sistematica e l'integrazione nelle politiche pubbliche dell'invecchiamento.

Le linee guida sottolineano:

  • la necessità di ulteriori ricerche e analisi di questioni sensibili all'età;
  • partecipazione di tutte le parti interessate;
  • coordinamento e collaborazione intersettoriali, nonché allineamento con i quadri internazionali pertinenti.

Per affrontare le sfide, i governi possono incontrare ostacoli come:

  • la mancanza di conoscenza e consapevolezza delle preoccupazioni e dei benefici che una popolazione che invecchia porta e dei bisogni dei diversi gruppi di età, compresi gli anziani;
  • mancanza di impegno politico e risorse;
  • esperienza limitata nell'integrazione sistematica dell'invecchiamento;
  • possibili approcci isolati e frammentati associati alla mancanza di un coordinamento efficace e di coerenza delle politiche;
  • la mancanza di informazioni e dati a supporto dell'analisi e della definizione basata su prove di scopi, obiettivi e attività strategici, nonché il loro monitoraggio e valutazione.

L'integrazione della popolazione anziana incoraggia un approccio politico coerente e olistico che consideri l'invecchiamento da una prospettiva sia sociale che individuale, richiedendo che:

  • si tenga conto del genere;
  • si basi sui diritti umani;
  • vengano affrontate le esigenze di tutte le generazioni, consentendo transizioni fluide delle persone attraverso le diverse fasi della vita.

L'invecchiamento della popolazione colpisce quasi tutti gli aspetti di una società; per cui è fondamentale che i governi attuino politiche per il cambiamento necessario delle società dato dalle implicazioni dell'invecchiamento; cioè adattarsi adeguatamente al cambiamento demografico in vista di società ed economie che soddisfano i bisogni e gli interessi di tutte le età, rafforzando l'inclusione sociale e la solidarietà tra le generazioni.

Disgraziatamente, la pandemia SarsCov_2 ha dimostrato quanto sono importanti le politiche pubbliche sull'invecchiamento.

Come ben si sa, COVID-19 colpisce in modo sproporzionato i soggetti con fragilità e con più cormobilità; ciò nonostante, le istituzioni non hanno dato una risposta precoce e congrua all'emergenza, non hanno dato la priorità ai più vulnerabili, comprese case e residenze per anziani, e tuttora hanno ancora molte difficoltà ad attuare piani per tutelare i più fragili.

Molti Stati hanno lasciato il settore dell'assistenza a lunga degenza completamente in balia di sé stesso; senza una guida coordinata e accesso alle informazioni necessarie, nonché senza misure di controllo delle infezioni e di dispositivi di protezione, con la conseguenza di molti decessi prevedibili. Ciò ha evidenziato l'importanza del coordinamento intersettoriale, in particolare tra i settori dell'assistenza sanitaria e sociale.

Fonte:

https://news.un.org/es/story/2021/03/1489612