Donne e scienza: verso un futuro sostenibile

12.02.2021

L'11 febbraio si celebra la Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, per abbattere gli ostacoli della disuguaglianza di genere. Le scienze non devono più essere prerogative solo maschili.

L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) ha pubblicato uno studio globale sull'uguaglianza di genere nella ricerca scientifica, intitolato: "Per essere intelligenti, la rivoluzione digitale deve essere".

Il documento mostra che negli ultimi anni le ricercatrici scientifiche sono aumentate; realizzano lo stesso numero di studi scientifici degli uomini, ma le loro firme su riviste prestigiose sono inferiori. In alcuni campi come matematica, informatica, ingegneria e intelligenza artificiale, il numero delle studiose e professioniste è ancora basso. Sebbene le donne rappresentino il 33% di tutti i ricercatori, nelle accademie scientifiche nazionali di tutto il mondo in media solo il 12% delle posizioni è ricoperto da donne. In molti paesi dell'OCSE le percentuale di donne laureate in ingegneria è inferiore alla media mondiale; ad esempio, di Australia (23,2%), Canada (19,7%), Cile (17,7%), Stati Uniti (20,4%), Francia (26,1%), Giappone (14,0%), Repubblica di Corea (20,1%) o Svizzera (16,1%). Non esiste un modello geografico preciso; alcune delle percentuali più elevate di laureate in ingegneria si trovano negli Stati arabi, ad esempio Algeria (48,5%), Marocco (42,2%), Oman (43,2%), Siria (43, 9%) e Tunisia (44,2%) e in America Latina, dove le donne rappresentano il 41,7% dei laureati in ingegneria a Cuba, il 47,5% in Perù e il 45,9% in Uruguay. Esistono anche grandi disparità tra gli Stati dello stesso continente.

Secondo uno studio del 2018 del World Economic Forum sul Global Gender Gap, le donne non beneficiano appieno delle opportunità di lavoro aperte a esperti altamente formati e qualificati in settori all'avanguardia come l'intelligenza artificiale, dove solo un professionista su cinque (22%) è una donna. Le donne fondatrici di start-up continuano ad avere difficoltà ad accedere ai finanziamenti e, nelle grandi aziende tecnologiche, continuano ad essere sotto rappresentatevi sia in posizioni manageriali che tecniche. Spesso le donne abbandonano il campo tecnologico per le scarse prospettive di carriera; tuttavia l'atteggiamento aziendale sta virando, poiché gli studi collegano la fiducia degli investitori e margini di profitto più elevati con l'esistenza di una forza lavoro diversificata.

Le donne devono far parte dell'economia digitale per impedire che l'ndustria 4.0 perpetui i tradizionali pregiudizi di genere. L'impatto dell'intelligenza artificiale avrà sempre maggiore importanza sulle priorità sociali, il contributo delle donne alla ricerca e allo sviluppo sarà fondamentale visto che loro si occupano maggiormente del sociale e della vita quotidiana.

Il cosiddetto soffitto di vetro, che limita l'avanzamento delle donne nelle organizzazioni e nelle aziende, rimane un ostacolo alla carriera delle donne nel mondo accademico, nonostante alcuni progressi. In tutto il mondo, le donne hanno raggiunto la parità numerica (45-55%) a livello di laurea e master e sono sul punto di raggiungerla a livello di dottorato (44%), secondo l'Istituto di statistica dell'UNESCO. Il divario di genere si allarga man mano che le donne avanzano nella loro carriera accademica, con una minore partecipazione a ogni gradino successivo della scala, dal dottorando al professore assistente, attraverso il direttore della ricerca o il professore di ruolo.

Shamila Nair-Bedouelle, vicedirettrice generale delle scienze naturali dell'UNESCO, ha dichiarato: "Non basta saper attrarre le donne verso una disciplina scientifica o tecnologica. Bisogna anche sapere come trattenerle, assicurandosi che le loro carriere non siano afflitte da ostacoli e che i loro risultati siano riconosciuti e sostenuti dalla comunità scientifica internazionale". Ha ricordato che meno del 4% dei premi Nobel scientifici è stato assegnato a donne e il soffitto di vetro continua a persistere nella ricerca. Se si vogliono affrontare le sfide di una società inclusiva ed i problemi scientifici che il mondo sta vivendo, non ci può essere questo squilibrio di genere.

António Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite, pensa che la parità di genere "è essenziale per costruire un futuro migliore". Un futuro migliore si costruisce con un urgente accesso all'istruzione delle ragazze in settori quali ingegneria, programmazione informatica, tecnologia cloud, robotica e scienze della salute. Questi sono obiettivi di sviluppo sostenibile; una maggiore partecipazione delle donne alla scienza e alla tecnologia può colmare il divario retributivo di genere e aumentare i redditi delle donne di 299 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni.

Nel 21° secolo le donne e le ragazze sono ancora emarginate nella sfera scientifica a causa del loro sesso.

Fonte:

https://news.un.org/es/story/2021/02/1487952 

Per altri approfondimenti:

https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000375429