Caso #Khashoggi: Rè Mohammed Bin Salman dev’essere punito almeno diplomaticamente

02.03.2021

Nonostante abbia applaudito la diffusione del rapporto reso pubblico la scorsa settimana dove il nome del Rè Mohammed Bin Salman è associato all'omicidio di Jamal Khashoggi, Agnès Callamard (Relatrice Speciale sulle esecuzioni extragiudiziali) ritiene problematico riconoscere la colpevolezza di qualcuno e poi dire a quella persona che non accadrà niente.

La Callamard dice che il Rapporto della CIA sul caso Khashoggi, giornalista saudita ucciso all'interno dell'ambasciata in Turchia e sezionato dai servizi segreti su ordine del principe ereditario, "è un'importante dimostrazione che gli Stati Uniti sono disposti ad applicare effettivamente la Costituzione e la legge" in più è segno importante di trasparenza.

Tuttavia, la Callamard ha espresso delusione su due punti: i risultati del rapporto e l'incapacità degli Stati Uniti di agire contro il principe.

In primo luogo, ha sottolineato che dal punto di vista dei fatti "non apporta nulla di nuovo" e si limita a presentare una "analisi di prove e processi circostanziali". Allo stesso tempo, ha notato che si aspettava "più prove materiali" di quelle che "si supponeva esistessero, ma non sono state declassificate"; viceversa "Ciò che è stato declassificato sembra essere molto poco e deludente", ha riferito.

Un secondo motivo di grande delusione è che gli Stati Uniti non hanno intrapreso nessuna azione contro l'erede del monarca assoluto sulle conclusioni della CIA.

La Callamard guarda con fiducia all'amministrazione Biden in quanto sta cercando di proteggere la libertà di stampa e inaugurare una nuova era di politiche basate sui diritti umani; allora non può negare un'equa giustizia, almeno con la diplomazia, altrimenti il fatto è preoccupante. Riguardo a ciò ha dichiarato: "Chiedo al governo degli Stati Uniti di agire in base alle sue scoperte pubbliche e di sanzionare Mohammed bin Salman per ciò che ha fatto. (...) Punitelo nel senso diplomatico del termine rimuovendolo da alcuni di quei ambienti".

L'esperta ha invitato gli Stati Uniti a svolgere un ruolo internazionale nell'indagare sugli omicidi e altre violazioni contro giornalisti e difensori dei diritti umani, e ad adottare nuove leggi che puniscano le persone "che minacciano e creano un'atmosfera di impunità per gli omicidi di giornalisti". Ci sono molte cose che il governo degli Stati Uniti può fare, quello che non può fare è tacere e non agire in relazione sulla base dei suoi report.

Fonte:

https://news.un.org/es/story/2021/03/1488832