Cashback in Italia, strumento innovativo contro l’evasione fiscale
Per dirlo semplicemente, in Italia, il cashback è una ricompensa (sconto o rimborso) per incentivare all'uso dei pagamenti tracciabili come carta di credito o debito, bancomat, bonifici bancari e applicazioni cellulari; così disincentivando l'uso del contante per contrastare l'evasione fiscale. Dal cashback è escluso e-commerce e non è valido per gli acquisti perfezionati come attività di impresa, professione o arte.
Tale rimborso, del 10% dell'importo speso, sarà accreditato direttamente sul conto corrente. Il massimale dovrebbe essere di 1.500 euro a semestre, con un massimo di rimborso pari a 150 euro. Per averlo bisognerà compiere un minimo di 10 transazioni ogni 6 mesi per un minimo di 150 euro a semestre. Una volta che sarà a pieno regime saranno essenziali 50 pagamenti a semestre.
Per accedere al cashback bisognerà registrarsi al programma cashback sull'app IO a cui si accede tramite Spid. L'utente dovrà immettere il proprio codice fiscale, il sistema di pagamento elettronico con il quale ha effettuato gli acquisti, e l'Iban del conto corrente su cui desidera ricevere il cashback ogni semestre. La gestione dei dati sarà affidata a Pago PA e a Consap.
Inoltre sono previsti il supercashback (principalmente lanciato come Bonus Befana) e la lotteria degli scontrini, che includerà un premio di 3.000 euro per i primi 100.000 cittadini che faranno il maggior numero di acquisti con sistemi di pagamento elettronici.
Per rendere operativi tali strumenti, dal 1° dicembre, introdotti nella finanziaria per il 2020 e inserito nel decreto agosto è necessario il decreto attuativo del Mef (Ministero di Economia e Finanza).